Di Emanuele Esposito
Questa mattina, intorno alle 11, i militari dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito si sono recati in via Donadoni 23 per sfrattare una coppia di anziani: lei invalida ala 100%, lui ha servito per anni lo stesso Esercito che ora lo sta sfrattando. Alla base di tutto ci sarebbe un errore burocratico riguardo una raccomandata.
A spiegare la vicenda, ancora in corso, è il capogruppo della Lega Nord in Provincia di Trieste Paolo Polidori, che ha anche ripreso il momento in cui il suo segretario e deputato Massimiliamo Fedriga riporta ai militari di aver appena contattato il ministro Pinotti: «Allucinante a Trieste!!! L'Esercito sta sfrattando una famiglia di nostri cittadini, senza preavviso!!! Queste persone non sanno dove andare!!! TUTTO CIÒ È INACCETTABILE!!!! Chiedo che i triestini vengano qui, in via Donadoni 23, per fare resistenza (con la sola presenza) per impedire questa vergogna!!! Diffondete!!! Sta accadendo ora!!».
Anziani sfrattati dal'Esercito: «Trattati come delinquenti»
Filippo Sturniolo, ex-luogotenente dell'Esercito ora in pensione, potrà continua e a vivere per un altro mese nell’appartamento, dove risiede tuttora con la moglie invalida, in via Donadoni 23 in uno stabile che il ministero della difesa sta dismettendo.
Lo rileva Umberto Bosazzi in un servizio andato in onda nel Tg di Tele4.
Decisiva è stata la telefonata ricevuta dal Ministro della Difesa Pinotti, che permetterà all’uomo di rimanere fino a fine ottobre nell’appartamento. Due anni fa l’uomo aveva deciso di rimanere in affitto nello stabile. A più riprese gli era stata offerta la possibilità di acquisto dei muri, sempre rifiutata a causa della mancanza di disponibilità economica.
Il 27 settembre scorso Sturniolo aveva presentato richiesta contro lo sfratto al Presidente della Repubblica, ma non aveva comunicato tale decisione al Comando Nord di Padova.
I militari si erano quindi presentati nello stabile per procedere allo sfratto, rassicurandolo dopo aver saputo dell’interessamento del Quirinale.
Ieri, nuovo tentativo di sfratto da parte dell’Esercito con l’uomo che ha chiesto una proroga di un mese per andare via dall’alloggio e cercarsi al contempo una nuova sistemazione per lui e la moglie.
Ieri mattina nella zona attigua l’appartamento la situazione è stata piuttosto incandescente, con i figli dell’uomo che hanno fatto quadrato attorno al proprio papà, chiedendo maggiore comprensione all’Esercito: quindi la decisione di posticipare lo sfratto di un mese.
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