Di Annamaria Gravino
«Qualunque cosa facciate voi di CasaPound, siete sempre al centro delle polemiche. Lo fate apposta?», chiede il giornalista Bruno Ballardini. «Veramente noi andiamo per la nostra strada, non capisco la domanda», è la risposta del leader di Cpi, che all’accusa di “appropriazione indebita” di icone di sinistra come Rino Gaetano o Che Guevara risponde con un «rigiriamo la questione».
«Perchéquesto maestro di anticonformismo (Rino Gaetano, ndr) deve essere rappresentato da un comitato etico antifascista che ponga recinti, condizioni, veti, ricatti? Gente – sottolinea Iannone – che ha un orgasmo per ogni limitazione dei propri avversari politici… Io credo che il ricordo di un artista debba essere libero, poi ognuno giudicherà se c’è più Rino Gaetano nel fermento ribelle di CasaPound o in questi parrucconi dell’estrema sinistra».
«Chi non ha mai pogato non dovrebbe scrivere musica»
E, ancora, «il primo disco dei Metallica si chiamava “Kill ‘Em All”. Fascisti pure loro? Non ci si può accostare al rock con lo spirito di Tipper Gore o del Parental Advisory», dice Iannone all’intervistatore incuriosito dalla presunta violenza di quello che definisce «rock fascista». «Chi non ha mai pogato (ballato il rock sotto palco, prendendosi anche a spallate, ndr) – è la provocazione del leader di Cpi – non dovrebbe scrivere di musica. Forse non dovrebbe scrivere di niente».
Gianluca Iannone in un concerto con la sua band "ZetaZeroAlfa", http://www.lettera43.it |
Poi, certo, nell’intervista si parla anche di immigrazione, sovranità nazionale, made in Italy, geopolitica, impegno nel volontariato, ma sono i temi più pop a illustrare meglio lo spirito del movimento di via Napoleone III. «Che Guevara era un combattente, un uomo che ha messo le proprie idee davanti alla convenienza personale. Era un marxista, ma cosa ci impedisce di riconoscergli l’onore delle armi?», spiega Iannone di fronte alla richiesta di chiarimenti su un’altra presunta “appropriazione indebita”.
L'OPINIONE DELL'INTERVISTATORE BRUNO BALLARDINI
Orrore! Sul numero di Playboy in edicola questo mese c'è la mia intervista a Gianluca Iannone, leader di Casa Pound. Fa parte di una serie di "interviste impossibili" (la prossima sarà a un agente dei nostri servizi segreti) per raccontare quello che la stampa censura. Ovviamente non sono fascista ma per mia etica mi piace cercare di conoscere e di capire le ragioni degli altri. Mai per sentito dire, ma sempre in prima persona. A quelli "de sinistra" che mi criticheranno per questa performance, ricordo che proprio loro sono la causa principale del declino della sinistra e di questo Paese, non avendo saputo proporre nessuna alternativa. E che, mentre Casa Pound esiste, non c'è altrettanto attivismo né produzione di "politica" concreta dall'altra parte. Nemmeno a livello giovanile. La mia provocazione sta tutta qui. Perché spero sempre che da sinistra qualcuno dimostri altrettanta capacità di aggregazione e di movimento ma resto regolarmente deluso. Vi siete lasciati scippare gli ultimi spazi perfino dal Movimento 5 Stelle: ma non vi vergognate?
Così Bruno Ballardini, reduce dal successo del suo volume sull'Isis, presenta la sua ultima fatica editoriale. Fa specie che si debba ancora discutere nel 2015 se, come e perché si possa intervistare il leader riconosciuto di un movimento politico che è libero di presentarsi alle elezioni ... Più di 50 anni un giornalista afroamericano intervistò per Playboy il leader del partito nazista americano. Fu un passaggio decisivo per una carriera sfavillante, dalla stesura dell'autobiografia di Malcom X ai trionfi in libreria e in tv di Radici. Buona fortuna, Bruno ...
Così Bruno Ballardini, reduce dal successo del suo volume sull'Isis, presenta la sua ultima fatica editoriale. Fa specie che si debba ancora discutere nel 2015 se, come e perché si possa intervistare il leader riconosciuto di un movimento politico che è libero di presentarsi alle elezioni ... Più di 50 anni un giornalista afroamericano intervistò per Playboy il leader del partito nazista americano. Fu un passaggio decisivo per una carriera sfavillante, dalla stesura dell'autobiografia di Malcom X ai trionfi in libreria e in tv di Radici. Buona fortuna, Bruno ...
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione