Il noto fisico Michio Kaku segnala che i Dejà vu potrebbero essere ricordi di universi paralleli.
Quante volte ci sarà capitato di dire “questa cosa mi sembra di averla già vissuta”, o di avere la sensazione talmente forte quasi da sapere cosa accadrà nel momento successivo? La psicologia lo definisce come un falso meccanismo della memoria, quando il cervello non ha terminato di costruire la sua percezione cosciente dell’esperienza che sta vivendo.
Ma secondo la fisica quantistica, potrebbe essere un momento in cui le nostre vibrazioni cambiano, permettendoci letteralmente di “viaggiare”, secondo il fisico Michio Kaku, esperto della Teoria delle Stringhe, in un’altra dimensione.
Viaggiare tra gli universi paralleli: solo fantasia?
L’esempio che usa è quello della radio. Allo stesso tempo, siamo circondati da moltissime frequenze che viaggiano nello spazio nello stesso momento, però, con una radio e girando semplicemente la manopola del canale, riusciamo a collegarci alla frequenza che vogliamo. La stessa cosa vale per gli stati vibrazionali: esistono più realtà che coesistono allo stesso tempo, e se riuscissimo a cambiare la nostra ‘vibrazione’, potremmo connetterci con un differente piano d’esistenza.
La domanda che Kaku quidi si pone è :”potremmo viaggiare tra gli universi paralleli in qualche modo?”. La risposta non è così scontata. “Siamo composti di atomi, gli atomi vibrano, però non allo stesso tempo degli altri universi. Non abbiamo perso la connessione con gli altri universi, abbiamo semplicemente perso la coerenza con essi. Semplicemente non vibriamo alla loro stessa frequenza”, dice il fisico.
La verità è che siamo talmente concentrati e coinvolti dal mondo fisico che ci dimentichiamo realmente di quello che siamo: energia e vibrazioni. Probabilmente, se riuscissimo a ricordarci di cosa realmente siamo fatti, potremmo controllare le nostre vibrazioni e così viaggiare tra i vari universi. Solo teoria, ovviamente.
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