Di Salvatore Santoru
La teoria comunemente accettata e considerata sinora più plausibile sulle origini dell'umanità moderna sostiene che l'Homo Sapiens abbia avuto origine in Africa subsahariana, quindi nell'emisfero occidentale del pianeta Terra(1).
Secondo questo modello paleoantropologico dominante, noto come "Out of Africa 1"(2), il primo essere umano moderno sarebbe stato l'Uomo di Kibish o Omo I(3), chiamato così per i resti ritrovati nel sito etiope di Omo Kibish(4). Secondo l'Out of Africa, in seguito l'Homo Sapiens si sarebbe diffuso dall'Africa anche in Asia, in Europa e in America differenziandosi di volta in volta morfologicamente a seconda del clima o dell'ambiente in cui arrivava(5).
Ma recentemente il ritrovamento di 47 denti umani, datati tra gli 80 e i 120mila anni fa(6), nella provincia cinese di Daoxian sta mettendo in discussione la teoria dell'Out of Africa, tanto che, secondo quanto riportato da un articolo del sito web scientifico "Zme Science" e da altri siti e media, l'antropologa dell'University College London e del "Centro Nacional de Investigación sobre la Evolución Humana" María Martinon-Torres(7) ha affermato che "abbiamo bisogno di ripensare i nostri modelli", dichiarando anche che forse ci sono state altre migrazioni oltre a quella dall'Africa(8).
Inoltre, secondo l'ipotesi dell'Out of Africa le migrazioni dell'Homo Sapiens in Asia avvennero non prima di 60mila anni fa, e indubbiamente la scoperta dei recenti resti umani in Cina datati 80-120 mila anni fa è un grosso grattacapo.
Forse, l'essere umano moderno non ebbe un'unica e uniforme origine, ma vi furono delle simultanee e "diverse origini" sia in Occidente che in Oriente.
NOTE:
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