Casu Marzu,fonte foto: https://www.pinterest.com |
Di Salvatore Santoru
Come riportato sul "Fatto Quotidiano" l'UE ha autorizzato la produzione e la vendita di insetti e larve, "alghe, vermi, scorpioni e ragni", e altri "nuovi alimenti" che saranno considerati il "cibo del futuro", come indicato già dalla FAO.
Tali "nuovi alimenti" sono stati presentati come fortemente salutari e si anche è parlato di "novità" per i paesi europei, eppure tali cibi non sono una novità per le tradizioni culinarie europee e tanto meno sono da considerarsi "cibi del futuro".
Difatti, in diversi paesi dell'Europa le pietanze con insetti fanno parte di tradizioni arcaiche e popolari, che con il progredire della modernità sono andate perdendosi per via dei cambiamenti innescati dall'avanzata della società industriale e del benessere economico e sociale, ma che sono state conservate per questioni di "tradizionalismo alimentare" presso la gente comune.
Per fare degli esempi, si pensi ai formaggi fatti con acari francesi e tedeschi(mimolette e Milbenkäse) o in Italia al salentino casu pruntu, o specialmente al sardo "casu marzu"(formaggio con vermi), vietato da tempo dal Ministero della Salute italiano e dalla stessa UE in quanto considerato non conforme agli standard igienici.
Insomma, le ricette "tradizionaliste" del cibo con insetti anche in Europa come nel resto del mondo sono ovviamente tutt'altro che moderne, e semmai al massimo si possono dire "innovative" a livello culturale più per lo stile culinario dell'occidentale moderno, il che sarebbe un'altro discorso.
C'è da dire che la cosa interessante di tutta questa faccenda è la strategia di comunicazione e marketing usata per promuovere il mangiare degli insetti come fosse l'introduzione di chissà quale "nuovo alimento", il che è più o meno come promuovere le capanne e le case con tetto di paglia come "nuove abitazioni" e "abitazioni del futuro".
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