Sono stati identificati entrambi i kamikaze autori della strage di sabato scorso ad Ankara, costata la vita di oltre 100 persone. Secondo le autorità turche, si tratta di militanti vicini all’Isis, i cui nomi erano in una lista di 21 jihadisti sospettati di voler compiere attentati suicidi.
Attraverso le immagini delle telecamere a circuito chiuso e gli esami del Dna, i due sono stati identificati come Yunus Emre Alagoz, fratello maggiore di Abdurrahman Alagoz, il jihadista immolatosi il 20 luglio in un attentato suicida a Suruc che causò 34 morti a un raduno filo-curdo, e Omer Deniz Dundar.
I due erano arrivati sabato mattina nella capitale, viaggiando separatamente da Gaziantep a bordo di due auto. I proprietari delle vetture sono stati arrestati insieme a un terzo sospetto e trasferiti ad Ankara. Yunus Emre Alagoz, fratello dell’autore della strage di Suruc, aveva viaggiato in Siria, Daghestan e Arabia Saudita, prima di aprire nel 2013 un centro di indottrinamento in una sala da tè della provincia di Adiyaman, nel sud-est della Turchia, poi chiusa dalla polizia.
L’ordigno usato per la strage di Ankara sarebbe molto simile a quello esploso a Suruc, per la quantità e il tipo di tritolo e per l’impiego di sfere metalliche per causare più vittime. La cellula degli Alagoz sarebbe anche responsabile per l’attentato di giugno a un raduno della sinistra e dei filo-curdi dell’Hdp a Diyabarkir, che aveva causato 4 morti. Nell’ambito delle indagini sulla strage di Ankara, sono stati inoltre arrestati due militanti curdi del Pkk che nove ora prima sarebbero stati a conoscenza che ci sarebbe stato l’attacco e ne avevano discusso su Twitter.
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