Di Helena Pertot
Uno studio condotto su fossili di 430 000 anni fa raccolti nel nord della Spagna ha rilevato che l’evoluzione delle dimensioni e della forma del corpo umano ha attraversato quattro fasi principali. I risultati sono pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
Un gruppo di ricerca internazionale, tra cui l’antropologo Rolf Quam dellaBinghamton University, ha studiato la dimensione e la forma del corpo grazie alla collezione di fossili umani in un sito nella Sierra de Atapuerca, nel nord della Spagna. Datato a circa 430 000 anni fa, il sito conserva la più grande collezione di fossili trovati fino a oggi in tutto il mondo. I ricercatori hanno così scoperto che gli individui di Atapuerca erano relativamente alti, con corpi grandi e muscolosi e avevano meno massa cerebrale rispetto ai Neanderthal.
Gli Atapuerca hanno condiviso molte caratteristiche anatomiche con l’uomo di Neanderthal successivamente non presenti negli esseri umani moderni. L’analisi dei loro scheletri postcraniali (le ossa del corpo diverse dal cranio) ha indicato che sono quindi evolutivamente strettamente imparentati ai Neanderthal.
“Questa cosa è davvero interessante,” ha scritto Quam, “perché suggerisce che il nostro processo evolutivo è in gran parte caratterizzato da una stasi (cioè da un periodo con un piccolo o nessun cambiamento evolutivo) della forma del corpo per la maggior parte della nostra storia evolutiva.”
Il confronto dei fossili Atapuerca con il resto della documentazione fossile umana suggerisce che l’evoluzione del corpo umano ha attraversato quattro fasi principali. La prima nella vita arborea (quando i nostri antenati vivevano sugli alberi) e successivamente in quella da bipedi(quando camminavano su due gambe).
I fossili di Atapuerca rappresentano la terza fase, con i loro corpi alti, larghi e robusti e un bipedismo esclusivamente terrestre, senza evidenza di comportamenti arborei. Questa stessa forma del corpo è probabilmente condivisa con i membri precedenti del nostro genere, come l’Homo erectus, così come con alcuni membri più recenti, tra cui l’uomo di Neanderthal. Così, questa forma del corpo sembra essere stata presente nel genere Homo per oltre un milione di anni. Il tutto fino alla comparsa della nostra specie, l’Homo sapiens, che ha una nuova forma del corpo più leggera, più stretta e più alta.
Pertanto, gli autori suggeriscono che gli umani Atapuerca offrano la miglior visione della forma e delle dimensioni del corpo umano nel corso degli ultimi milioni di anni prima dell’avvento degli esseri umani moderni.
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