Proteggere due sorelle indiane dalla condanna allo stupro come forma di compensazione sancita da un tribunale locale. È lo scopo della petizione lanciata da Amnesty International che ha raccolto oltre 122.000 firme. Le due donne dell’Uttar Pradesh, nel Nord dell’India, appartenenti a una famiglia di paria, dovrebbero così compensare l’onta arrecata ad una famiglia di casta superiore dal fratello, accusato di essere fuggito con una donna sposata. Accusa che, secondo le indagini condotte dall’Ong, sarebbe infondata.
“Ci hanno minacciato reclamando il diritto a salvaguardare l’onore. Nella vostra famiglia ci sono due ragazze, hanno detto, saranno violenate entrambe” racconta una di loro.
Le giovani, di 15 e 23 anni, dovrebbero essere inoltre esposte nude e con il volto dipinto di nero sulla pubblica piazza. Una di loro si è rivolta alla Corte Suprema. Amnesty, che ha richiesto alla giustizia indiana l’avvio di un’inchiesta sulla vicenda, contesta la validità del consiglio degli anziani (composto tra l’altro esclusivamente da uomini) e denuncia le costanti violazioni dei diritti umani perpetrate in nome della tradizione.
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