Tipica strada romana |
La scena è sempre la stessa. Basta una pioggerellina debole ma insistente, che si protrae per un paio di giorni, a squagliare le strade e a trasformarle in immense distese di gruviera! Ogni mattina e ogni sera, gli automobilisti romani rischiano di finire sfracellati dentro ai crateri che si aprono sempre più numerosi praticamente ad ogni angolo della città. E i motorini, specie di notte, rischiano la vita. Bisogna stare con gli occhi spalancati e interpretare le sagome innaturali all'orizzonte. "Per me è una buca, meglio rallentare!" Basta un attimo di distrazione e il motorino sparisce inghiottito dalle viscere dell'asfalto.
I romani sono abituati a questa lotta di sopravvivenza, ma da qualche mese si è aggiunta una ulteriore difficoltà: le strade buie per via dei furti di rame dei soliti noti. Uscire di casa e percorrere le strade di Roma è un'esperienza forte, non per tutti. Non per i turisti stranieri, che qui ci lascerebbero la pelle.
Altra tipicità del periodo piovoso, lo sterminato cimitero di cerchi rotti e abbandonati (come da tradizione romana) sul ciglio della strada ("tanto qualcuno prima o poi li leva"), che magicamente spuntano come funghi al cadere delle prime gocce. Solo i gommisti fanno affari d'oro in questa città cariata dall'incuria. Le gomme squarciate da guidatori poco avveduti non si contano!
Complimenti all'efficienza del Comune, totalmente incapace di fare una strada a regola d'arte. Complimenti alla logica pezzente (da paese arretrato) degli appalti al ribasso. E complimenti anche alle ditte rattoppatrici, chiamate semplicemente a svuotare sacchetti di merda sui crateri aperti e a sistemarle alla bell'e meglio. Soluzioni che durano da Natale a Santo Stefano, e a volte anche meno! Roba che se l'intervento lo fanno la mattina e alle otto di sera ripiove stiamo da capo a dodici.
A tutti i romani e ai pochi, sventurati turisti (EROI!) giunti a Roma in macchina, diamo un consiglio. I cerchi sfasciati non li abbandonate in strada, ma portateli in Campidoglio!
Altra tipicità del periodo piovoso, lo sterminato cimitero di cerchi rotti e abbandonati (come da tradizione romana) sul ciglio della strada ("tanto qualcuno prima o poi li leva"), che magicamente spuntano come funghi al cadere delle prime gocce. Solo i gommisti fanno affari d'oro in questa città cariata dall'incuria. Le gomme squarciate da guidatori poco avveduti non si contano!
Complimenti all'efficienza del Comune, totalmente incapace di fare una strada a regola d'arte. Complimenti alla logica pezzente (da paese arretrato) degli appalti al ribasso. E complimenti anche alle ditte rattoppatrici, chiamate semplicemente a svuotare sacchetti di merda sui crateri aperti e a sistemarle alla bell'e meglio. Soluzioni che durano da Natale a Santo Stefano, e a volte anche meno! Roba che se l'intervento lo fanno la mattina e alle otto di sera ripiove stiamo da capo a dodici.
A tutti i romani e ai pochi, sventurati turisti (EROI!) giunti a Roma in macchina, diamo un consiglio. I cerchi sfasciati non li abbandonate in strada, ma portateli in Campidoglio!
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