In Francia, la frattura tra populismo e élite liberal si fa sentire anche nel porno:la rivista Inrocks attacca il sito Jacquie et Michel,accusato di "filtrare con i fascisti"

ago 29, 2015 0 comments


http://www.ilfoglio.it/cultura/2015/08/18/porno-francia-basta-fighetterie-datecelo-rurale___1-v-131890-rubriche_c225.htm

In Francia la frattura tra il mondo elitario di Parigi e il paese più profondo si vede anche dal porno su internet. "Femminili e non femministe", "Fuck Femen". Sono bastati questi due slogan per spingere gli ideologi del settimanale Inrocks a pubblicare ieri un articolo saccente contro la piattaforma numero uno del porno amatoriale francese, Jacquie et Michel, sito pacchiano ma seguitissimo che pubblica filmati osé fatti in casa, con gente comune, linguaggio scabroso e mezzi rudimentali.






Jacquie et Michel è il sito più frequentato dal francese medio, simbolo di una Francia provinciale che si contrappone a Tag Parfait, dove i contenuti sono per palatini fini, l’estetica è patinata, e i bòbò di Parigi sono i principali spettatori. Per gli intellò di Inrocks il porno provinciale di J&M è a tal punto inaccettabile da accusare il sito di “flirtare con la fasciosfera”, come ha titolato ieri la rivista più fighetta di Francia, a causa di amicizie con certi siti considerati “infrequentabili”, tra i quali il cliccatissimo La Voix du X. Con Voix du X collabora tale Olivier Nicolas, noto come “Old Nick”, con un passato nella Ligue communiste révolutionnaire ma oggi vicino alla destra identitaria. Per Inrocks non poteva esserci miglior pretesto per riversare tutto il veleno possibile contro l’estetica popolare di J&M e rivendicare il monopolio del dibattito sul porno – intellò, va da sé – assieme a Libération e alla sua sezione “Sexe et genre”.
A Parigi anche il porno deve essere intellettualizzato, e di conseguenza il porno amatoriale, autentico, spontaneo di J&M è guardato con orrore. Non è solo la distanza estetica tra l’hard parigino, plastico e mondializzato dell’intellò parisien contro quello ruspante del francese medio. E’ la distanza tra la capitale e la Francia ad affiorare da questa querelle apparentemente marginale e di poco conto. Che noia “l’arte e le smancerie intellettuali del porno alla moda che appassiona i bòbo” della capitale, scrive La Voix du X sul suo sito. Che noia “il porno posticcio” di Parigi. Viva l’estetica da “campagna e vino rosso” di Jacquie et Michel e della Francia profonda, viva “il porno naturale, spontaneo, ruvido, nel quale”, scrive Old Nick, “anche un buzzurro come me può identificarsi istantaneamente”.

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/prima-si-litigava-politica-ora-ci-si-scanna-porno-francia-107100.htm

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