Il senso della Saggezza al giorno d'oggi
Di Nicola Abbagnano *
Può la vita dell'uomo reggersi e continuare senza un minimo di saggezza ? La risposta
negativa pare inevitabile.Che cosa può trattenere l'uomo dal distruggersi con le sue stesse
mani, dall'abbassarsi al livello bestiale, dal disperdersi nella noia e nella disperazione, se
non il senso del valore e della dignità della vita? E' questo senso appunto che costituisce la
saggezza.E' per esso che l'uomo cerca di realizzare nel modo migliore e più consono la sua
persona nel lavoro, per esso si sente unito agli altri da solidarietà, affetti e amicizie da cui
vien tolto dall'isolamento, e può mantenere aperto l'animo alla speranza e alla gioia.
Le grandi fonti della saggezza sono state le religioni e le filosofie che hanno guidato la
marcia dell'uomo nel mondo.Ed esse costituiscono ancora il patrimonio a cui l'uomo
ricorre, non solo nelle circostanze difficili che incontra, ma anche per dare ordine e
significato alle sue faccende quotidiane.Diversità e contrasti certo non mancano tra le vie
che religioni e filosofie hanno indicate come quelle della vera saggezza.Ma ci sono anche
concordanze fondamentali che non possono essere ignorate.
Oggi la saggezza è spesso ignorata o negata come un relitto del passato, un camuffamento
ipocrita della vera natura dell'uomo.Ma già in questa negazione c'è il bisogno o la ricerca
di una nuova saggezza, di un modo nuovo di comprendere il valore della vita.Si predica
una “saggezza dell'anti-saggezza” che fa riscontro alla “teologia dell'anti-Dio” di cui
parlano alcuni filosofi.Quel che è certo, è che la ricerca della saggezza non può venir
meno senza che l'uomo diventi un puro strumento dell'istinto e della violenza.
…
In ogni caso, la saggezza non può rimaner chiusa nei forzieri di vecchie e nuove teorie,
accessibili soltanto a pochi iniziati.Un tesoro è inutile se rimane sepolto e non fornisce
quanto è necessario per mandare avanti la vita.La saggezza è per la vita, e nella vita deve
essere compresa e fatta valere.
…
Filosofi dall'aspetto venerando,santi,asceti,profeti,sono ritenuti le sole incarnazioni
autentiche della vera saggezza.E certo si deve rispetto e riconoscenza a queste figure del
passato di cui pare si sia spenta o perduta la specie.Ma difficilmente queste figure possono
costituire gli esempi che guidino la nostra vita di ogni giorno sulla via della
saggezza.Questa non esige individui eccezionali che si distacchino dal resto dell'umanità
per fare ad essa da maestri, ma esige che ognuno, nell'ambito anche modesto e ristretto che
le circostanze gli hanno riservato, comprenda il valore della vita e la viva con serenità e
fiducia in se stesso e negli altri.
* Nicola Abbagnano-La Saggezza della Vita, pg 11-13
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione