La ruminazione è uno stile di pensiero caratterizzato dal susseguirsi di pensieri e immagini negative e pessimistiche che spesso riguardano eventi del passato. Nolen Hoeksema (1991) definiva la ruminazione come un insieme di “comportamenti e pensieri che focalizzano l’attenzione della persona sui propri sintomi depressivi e sulle loro implicazioni”.
I ruminatori tendono a interrogarsi soprattutto sul perché tali eventi si sono verificati chiedendosi Perché proprio a me?, Perché mi accadono solo cose negative? e ancora Perché mi sento sempre così triste? Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?
È una modalità di pensiero afinalistica poiché non conduce alla ricerca di soluzioni, non aiuta a guardare al futuro e a sviluppare strategie per affrontare i problemi e le difficoltà, ma tiene la nostra testa continuamente rivolta all’indietro a scrutare un passato che non ci piace e che vorremmo cancellare. La ruminazione è un susseguirsi di pensieri negativi che confermano e rinforzano la nostracondizione negativa.
Numerosi studi hanno dimostrato che la ruminazione provoca episodi prolungati di umore depresso e aiuta nel mantenere uno stato depressivo già in atto.
A tutti noi comunque capita di incappare in tali meccanismi di pensiero senza che questo sia di per sè patologico. Alcune persone, invece, passano molto tempo assorbite in tali pensieri, spendendovi molte energie mentali e soprattutto faticando a uscire da questo circolo vizioso tanto che spesso necessitano di un aiuto esterno per interrompere questo rimuginio.
Per uscire dalla ruminzaione è necessario innanzitutto avere consapevolezza che quello che ci sta accadendo è un processo automatico e in secondo luogo fermarsi volontariamente a valutare su un piano più razionale il contenuto dei nostri pensieri chiedendoci quanto questi rispecchino effettivamente la realtà dei fatti e cercando di tener presente tutte le informazioni in nostro possesso, non solo quelle che confermano il pensiero negativo.
Se prendiamo per esempio in considerazione il pensiero perché capitano tutte a me? Potremmo domandarci se è proprio vero che capitano tutte a me o se conosciamo qualcun altro cui sono accadute cose simili; potremmo chiederci se effettivamente mi accadono solo cose negative oppure se mi accadono anche cose positive ma non le considero perché gli attribuisco minore importanza, e così via…
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