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Di Fabrizio Mardegan
Ti sembra impossibile che si possa avere paura di raggiungere il successo? Ti sembra qualcosa di paradossale? La paura del successo è un meccanismo sottile, che fa parte del "non detto" e che coinvolge il più doloroso dei sentimenti umani: l'abbandono.
NON SOLO LA PAURA DI FALLIRE
Molte persone non stabiliscono mai obiettivi a causa del fenomeno chiamato come "paura del fallimento". Esse sono paralizzate dalla paura di fallire perchè questo farebbe nascere tutta una serie di emozioni e vissuti negativi. Se si fallisce questa sarebbe una conferma che non si vale e gli altri criticherebbero e/o deriderebbero il nostro tentativo indiretto di averli fatti sentire inferiori. Se si fallisce c'è il pericolo di essere abbandonati e di abbandonare (ulteriormente) se stessi.
Tuttavia, un'altra paura che probabilmente ti ha impedito finora di raggiungere i tuoi obiettivi e di fare scelte ottimali nella tua vita è una che molto probabilmente non sai nemmeno di avere: la paura del successo.
Il succo è questo: se tu riuscissi in un tuo progetto ambizioso, automaticamente richiameresti i sentimenti di invidia delle persone che conosci che non sono riuscite per varie ragioni a fare il salto di qualità nella loro vita. Richiameresti i loro sentimenti di fallimento, di invidia e difrustrazione personale. E questo meccanismo ha il potere di tenerti bloccato dal provare a realizzare qualcosa di più nella vita.
ESEMPI CONCRETI
Mi vengono in mente due episodi per descrivere la paura del successo. Vasco Rossi, probabilmente il cantante italiano di maggior successo degli ultimi 20-30 anni, racconta in un video documentario un'esperienza che ha vissuto.
Da quando ha raggiunto un certo successo si è trasferito dal suo piccolo paese di montagna nel quale faceva ritorno di tanto in tanto per passare del tempo con gli amici con i quali era cresciuto. In uno di questi ritorni egli racconta come al bar del paese egli avesse sentito che le cose erano cambiate. Non aveva più la possibilità di condividere emozioni e sentimenti con gli amici di infanzia come era avvenuto in passato. Essi sentivano, come descrive il cantante, ilpeso del suo successo e l'avere a che fare con un personaggio diventato così importante limetteva a disagio.
Un altro episodio è quello di una persona che mi raccontava come la madre le dicesse che non bisogna mostrare alla gente: di avere di più, di stare bene, di essere felici. Questo perchè sentiva istintivamente la paura di far emergere i sentimenti di invidia negli altri.
LA SINDROME DEL PAPAVERO ALTO
Un'altra definizione che coincide psicologicamente con la paura del successo è stata chiamata la "Tall poppy syndrome" o sindrome del papavero alto. La sindrome del papavero alto è la tendenza a criticare e ad avere sentimenti di ostilità verso una persona che eccelle nella sua vita per meriti personali. La "Tall poppy syndrome" riguarda quelle persone che vogliono qualcosa di più e fanno grandi sacrifici per ottenerla.
Questo fa nascere due paure negli altri: la paura di perderli (dell'abbandono) e la paura di non essere più alla loro altezza e di sentirsi inferiori. E queste paure inducono chi si conforma alla mediocrità generale a cercare di scoraggiare e a fermare queste persone sempre in modi molto sottili e a volte viscidi.
COSA FARE
Cosa puoi fare quindi se vuoi realizzare genuinamente le tue aspirazioni? Filtraremaggiormente le persone che frequenti e avere un rapporto più "strategico" con i tuoi cari che capisci essere immischiati in questo meccanismo disfunzionale.
Se questo non basta è necessario elaborare i propri sentimenti di abbandono in modo dapotenziare se stessi, la propria autostima e la convinzione nei propri mezzi.
Se questo non basta è necessario elaborare i propri sentimenti di abbandono in modo dapotenziare se stessi, la propria autostima e la convinzione nei propri mezzi.
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