Di Michele Gatti
Hatha, Ashtanga, Iyengar, Asta, Raja, Bhakti e adesso anche Snowga.
Non si tratta del nuovo cast femminile di un film bolliwodiano, ma dell’elenco delle pratiche yoga tanto di moda in questi anni. La new entry, lo snowga, come facilmente deducibile dall’analisi etimologica del termine, consiste nell’assumere le classiche posizioni, ma sulla neve.
L’idea di questa nuova brillante combinazione è venuta in mente a Anne Anderson, istruttrice certificata sia di yoga che di sci, dopo aver notato che i principi dello yoga applicati alle lezioni di sci aiutavano i suoi studenti a vincere la paura. “Lo yoga ha un potere curativo. Calma il corpo e la mente, è un vero supporto nell’insegnamento degli sport invernali” ha dichiarato Anderson a FoxNews.com.
L’intuizione ha avuto successo tanto che ora è possibile prendere lezioni di snowga in tutti i principali centri sciistici americani, da Bozeman, Montana, a Canandaigua, New York. Qualche dubbio emerge però sul vero valore aggiunto di praticare lo yoga sulla neve, visto che si sta scomodi e per giunta al freddo. Laurie Riedman, sciatrice e praticante di yoga, la pensa diversamente: “Yoga e freddo sembra un ossimoro. Ma io mi riscaldo. In alcuni momenti devo addirittura slacciarmi il cappotto e togliermi i guanti. Ci alleniamo davvero”. Dandole credito, bisognerebbe incentivare lo snowga a New York in questi giorni di freddo record.
Sicuramente questa versione invernale non sarà l’ultima applicazione della millenaria disciplina ascetica. Carin Gorrell, direttore del Yoga Journal, minaccia: “ Gli appassionati vogliono praticare Yoga ovunque. Ti diranno che lo Yoga sta bene con tutto”. Chissà dove li troveremo prossimamente.
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