Quando ho iniziato a studiare questo argomento, ero certo che il gruppo che diede origine all’ Ordine dei Templari fosse composto da cristiani molto pii, ma digiuni di altre religioni.
Approfondendo i miei studi, mi son reso conto che in realtà le cose si presentavano in modo diverso. Stefano Hardig, Abate del monastero cistercense di Cîteaux, era un esperto in ebraistica e il suo Monastero era un centro di studi ebraici cui collaboravano rabbini molto esperti. Sembra certo, inoltre, che Ugo di Champagne fosse amico dell’ Abate! Alcuni suggeriscono, addirittura, che Ugo di Champagne e S. Bernardo fossero tra gli “ideatori” dell’ Ordine Templare.
Certi sono, comunque, i collegamenti tra i primi Templari, San Bernardo, i Monaci cistercensi da un lato e dall’ altro il bisogno, da parte di molti cristiani, di ritornare alle origini del cristianesimo. Nel leggere il libro di J. de Vitry mi sorse il sospetto che l’ autore volesse indicare che i Templari usassero, fin dall’ inizio, alcuni simboli numerici della Kabbalah.Sempre studiando il libro di Vitry, notai che il numero che appare con più frequenza è il 9, seguito dal 2, dal 3 e dal 12, non citato espressamente ma dato come somma delle cifre che compongono l’ anno 1128 (1+1+2+8 = 12).
Nella Kabbalah il 12 va scomposto in 1 e 2, cifre che poi vanno sommate per dare un numero con una sola cifra. Il 12 si trasforma in 3: infatti 1+2 = 3.
Confesso che avevo pensato, all’ inizio, che il presentarsi il 9 così spesso fosse una invenzione di Jacques de Vitry, destinata ad enfatizzare la religiosità cristiana del gruppo, dato che il 9 viene considerato un 3 potenziato (3X3).Pero’ e’ pur vero che, nel cristianesimo, il 9 viene considerato, per quanto ci risulta, meno importante del 3. CONCLUSIONI : Trarre conclusioni su quanto attiene ai Templari è sempre molto difficile, anche perché andiamo a toccare temi scottanti. Parliamo pur sempre di Religione e non tutti hanno la mente aperta, purtroppo!
Quello che mi interessa sottolineare è quali numeri ebbero importanza per i Templari, anche sotto l’ aspetto Kabalistico: furono il 9, il 2 e il 3, il 12 (anche come 3), l’ 1 e il 10. Riassumendo:
Secondo la Kabala, il 9 è il FONDAMENTO, DIO VIVENTE.Il 2, la seconda Sephirah rappresenta la SAGGEZZA, il SAPERE. Il 3, terza Sephira e’ la Triade. E’ detta l’ INTELLIGENZA, intesa come COMPRENSIONE o CONOSCENZA DELLE COSE.
Il numero 1 e’ la prima Sephira.
In questo numero sono nascosti gli altri 9. Rappresenta DIO. IO SONO. ESISTENZA.
Il 10 è la Via del Regno e rappresenta il Nome Divino ADNI, Adonai.
L’ insieme delle 10 Sephirot rappresenta l’ UOMO CELESTE Il 12 è un numero che troviamo nella Citta’ Celeste ripetuto piu’ volte e piu’ volte lo troviamo ripetuto nei Templari ( anche se ridotto a 3). Se volessi azzardare delle ipotesi, potrei suggerire che i Templari trasmisero questo messaggio:
Attraverso la CONOSCENZA DELLE COSE (3) si acquisiscono il SAPERE e la SAGGEZZA (2) grazie alle quali si possiede il FONDAMENTO (9) per percorrere la VIA DEL REGNO (10) ( CELESTE), congiungersi a DIO-ADONAI (1 – 10) e costruire l’ UOMO CELESTE (le 10 sephirot unite) che abitera’ nella CITTA’ CELESTE (12).Od anche: IO ESISTO-DIO (1) SONO ARRIVATO TRA VOI (10). ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE COSE (3), VI HO DATO LA SAGGEZZA E IL SAPERE (2) FONDAMENTO (9) NECESSARIO PER TRASFORMARVI IN UOMINI CELESTI (le 10 Sephiroth unite) CHE, PERCORRENDO LA VIA DEL REGNO CELESTE (10), ABITERANNO NELLA CITTA’ CELESTE (12).
Quando parliamo, ogni nostra parola, letterale o numerica che sia, produce un suono cioé una onda sonora caratteristica, particolare e individuale: una vibrazione. Questa vibrazione genera energia. Il primo a dare importanza ai numeri sotto questo aspetto fu Pitagora. Fu a partire da lui che la “vibrazione” fu associata ai numeri.
Cooper dice che per i Pitagorici era di importanza fondamentale il principio numerico perché da questo, secondo costoro, procedeva la totalita’ del mondo oggettivo. Essi affermavano che tutto è disposto secondo la legge dei numeri. Per loro, era il Numero l’ origine di tutte le cose e dell’ armonia che regge l’ Universo. Dal Numero procede la Numerologia che fu considerata Scienza occulta, nel senso che non era alla portata di tutti.Atienz afferma che la Numerologia ci offre alcune chiavi che indichino, a chi sappia leggerle, come realizzarci in un concetto divino e superiore nell’ armonia dell’ Universo.
LA KABBALAH : Questa e’ una parola (KBL) di origine caldea, ripresa dagli arabi, e ricavata dal libro di Daniele (II,8). Essa significa “Tradizione”, “Rivelazione”. E’ una dottrina iniziatica trasmessa prima oralmente e poi, per scritto, in diversi trattati. I piu’ importante sono Yesifrah (Libro della Creazione) e Zohar (Libro dello Splendore), opera esoterica scritta nel II sec. da Simeone Ben Yochai.La Kabbalah e’ il testo che contiene i fondamenti del simbolismo dei numeri e delle lettere (Kabbalah numerica e alfabetica). Le parole sono un insieme di lettere; nell’ alfabeto ebraico, ogni lettera possiede un valore numerico. Le lettere sono quindi trasformate in numeri le cui cifre vengono sommate per dare, come risultato, un numero con una unica cifra.Attraverso essa gli iniziati possono comprendere il messaggio occulto delle parole e, di conseguenza, avvicinarsi alla conoscenza di Dio attraverso le emanazioni della sua Luce, chiamate Sephirot (al singolare: Sephirah). La Kabala conterrebbe la dottrina segreta della tradizione ebraica, dalla quale si generò la dottrina cristiana.
Le sephirot sono 10 come i primi Templari, includendo Ugo di Payenne. Prima coincidenza! La prima Sephirah è il numero 1. In questo numero sono nascosti gli altri 9. Rappresenta il grande e immutabile Padre del Tutto: Dio. E’ un numero considerato immutabile. E’ sommabile ad altri numeri, dando origine ad una serie numerica. L’ 1 puo’ essere duplicato dando origine alla “riflessione di se stesso” e al numero 2. Il numero 1 da’ inizio ad una “vibrazione”: vibra dall’ immutabilita’ alla definizione e all’ immutabilita’ ritorna. E’ considerato il padre di tutti i numeri e quindi di tutte le cose.Il nome divino dato alla prima Sephirah e’ il “Nome del Padre” (Esodo III,4): AHIH, Eheieh: IO SONO. Cioè ESISTO o ESISTENZA.
La seconda Sephirah rappresenta la SAGGEZZA. E’ il Padre al quale si unisce la Madre, che è il numero 3. Questa Sephirah e’ rappresentata dai nomi divini IH, Yah, IHVH cioe’ Yahveh. Vi ricorda nulla questo nome?La terza Sephirah e’ la Triade. E’ detta l’ INTELLIGENZA ( intesa come COMPRENSIONE). Questa Sephirah completa la Trinita’ ed essendo la Madre questa, congiungendosi con il Padre, mantiene l’ ordine dell’ universo.Poiche’ la nostra non vuole essere una trattazione sulla Kabbalah, passiamo direttamente al numero 9. Questa Sephirah e’ il Fondamento, rappresentato dal Potente Vivente, ovvero DIO VIVENTE. La decima e’ chiamata Malkuth, cioé la VIA DEL REGNO! Ma anche rappresenta il Nome Divino ADNI, Adonai. L’ insieme delle 10 Sephirot rappresenta l’ UOMO CELESTE.
Ora diamo uno sguardo al Cristianesimo.Durante il Medioevo, solo i Monaci o i Religiosi in generale, a parte rare eccezioni, erano in grado di leggere e scrivere. Era pertanto necessario, se non indispensabile, trasmettere agli analfabeti, in pratica a quasi tutta la popolazione europea cristiana, le informazioni religiose attraverso simboli, siano essi stati numeri o immagini. Ognuno di questi aveva un significato preciso e raccoglieva interi concetti filosofici e religiosi. Basta ricordare come e’ semplice, per un credente, rivivere la Passione di Cristo solo osservando le “Stazioni della Via Crucis”, esposte alla vista dei fedeli all’ interno di ogni Chiesa cattolica. O piu’ profanamente, e’ sufficiente ricordare come gli ascoltatori fossero facilmente in grado di memorizzare e ricordare, anche a distanza di tempo, quanto raccontato loro dai cantastorie siciliani, e riviverlo attraverso la visione dei loro disegni.
Nel Medioevo, fu quasi obbligo, proprio per la quasi totale analfabetizzazione dei fedeli, usare simboli.Anche i Numeri erano parte della Simbologia cristiana in quanto, attraverso questi, si era in grado di trasmettere i concetti fondamentali della nostra Religione senza che il fedele, al quale erano indirizzati, avesse bisogno di saper leggere.Nei primi periodi del Cristianesimo non fu data molta importanza al simbolismo numerico finche’ non si arrivo’ a S. Agostino e ai Saggi alessandrini.
Cooper ricorda che per il Santo filosofo, il Numero e’ l’ Archetipo dell’ Assoluto. Anche Aristotele si interesso’ al Numero: egli affermo’ che il Numero e’ l’ origine e sostanza di tutte le cose. E Aristotele fu una pietra miliare nella dottrina cristiana medioevale!
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