L’accordo sul nucleare iraniano “non è mai stato più vicino. Questo permetterà l’apertura di nuove strade per risolvere i problemi comuni alla comunità internazionale, come l’estremismo in Medio Oriente”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Javad Zarif, in un video pubblicato online.
Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Javad Zarif, in un video pubblicato online.
Zarif ha chiesto anche di “porre fine a coercizioni e pressioni” sui negoziati, in corso oramai da anni. Le parti al tavolo sono l’Iran e il gruppo cosiddetto “5+1” (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia più la Germania). La firma finale dovrebbe essere posta entro il prossimo 7 luglio.
Un primo accordo è stato raggiunto lo scorso aprile. Non sono ancora noti i termini dell’accordo di massima. Si sa che la capacità dell’Iran di arricchimento dell’uranio verrà ridotta di due terzi (le centrifughe passeranno da 19mila a circa 6mila); che un reattore nucleare sarà ristrutturato perché non produca plutonio arricchito; saranno promosse molte più ispezioni da parte dell’agenzia Onu per il nucleare.
Le sanzioni occidentali – secondo la versione europea - saranno tolte in funzione del rispetto degli impegni da parte di Teheran. Non è chiaro se ciò significa che l’Unione europea toglierà da subito alcune sanzioni. Ciò che è sicuro è che ogni accordo finale sarà verificato e varato dal Consiglio di sicurezza dell’Onu.
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