Negli ultimi anni della sua vita Einstein cercò di costruire una teoria del campo unificato. Voleva cercare di spiegare tutti i fenomeni gravitazionali , elettromagnetici ecc..mediante un unico campo.
Va sottolineato comunque che i suoi tentativi sono completamente diversi da quelli perseguiti a partire dagli anni '70 e che hanno portato all'unificazione delle interazioni elettromagnetiche.
Einstein si basa su una teoria classica di campo non lineare, mentre i fisici contemporanei usano una teoria lineare conosciuta col nome di MECCANICA QUANTISTICA .
Recentemente la teoria delle onde non lineari è stata sviluppata con la scoperta di equazioni non lineari in una oppure due dimensioni spaziali che ammettono come soluzione delle strutture concentrate dette solitoni che mantengono la loro identità anche dopo aver subito urti con altri solitoni.
Potrebbero questi solitoni essere identificati con le zone di campo a densità elevata di cui parlava Einstein ?
La Relatività ristretta si basa su due postulati fondamentali
1) la velocità della luce è sempre la stessa , qualunque sia il moto relativo fra la sorgente della luce e l'osservatore che la misura
2) le leggi della fisica devono essere le stesse per osservatori che sono animati da un moto relativo unioforme ( velocità costante ).
Lo spazio e il tempo non vanno considerate come entità separate e di diversa natura , ma come componenti di uno spazio-tempo quadrimensionale ( cronotopo ).
Lo spazio e il tempo si mescolano fra loro per creare alcuni degli effetti più famosi della relatività: la dilatazione del tempo e la contrazione delle lunghezze .
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