Il pensiero di Renzo Novatore, il poeta e filosofo simbolo dell'anarco-individualismo e del nichilismo ideologico italiano

lug 23, 2015 0 comments

Novatore si definiva anarchico individualista. Lottava per la libertà e per i diritti delle masse, ma era anche sicuro, dopo il fallimento delle insurrezioni del 1919, che non si potesse fare affidamento sul popolo:
« Le masse che sembrano adoratrici di Errico Malatesta sono vili e impotenti. Il governo e la borghesia lo sanno e sogghignano. »
« Io so, noi sappiamo, che cento uomini - degni di questo nome - potrebbero fare quello che cinquecentomila "organizzati" incoscienti non sono e non saranno mai capaci di fare. »




Il suo pensiero nichilista, anticlericale, anarchico e iconoclasta si caratterizzava soprattutto per il fortissimo individualismo, un individualismo fine a sé stesso che lo pose spesso in conflitto con altri membri del movimento anarchico di quegli anni, come Camillo Berneri (di ispirazione anarco-comunista).
« L'individualismo com'io lo sento, lo comprendo e lo intendo, non ha per fine né il Socialismo, né il Comunismo, né l'Umanità. L'individualismo ha per fine sé stesso. »
(Dallo scritto Il mio individualismo iconoclasta in Iconoclasta!, 1920)
« L'anarchia è per me un mezzo per giungere alla realizzazione dell'individuo; e non l'individuo un mezzo per la realizzazione di quella. Se così fosse anche l'anarchia sarebbe un fantasma. Se i deboli sognano l'anarchia per un fine sociale; i forti praticano l'anarchia come un mezzo d'individuazione. »
« Nella vita io cerco la gioia dello spirito e la lussuriosa voluttà dell'istinto. E non m'importa sapere se queste abbiano le loro radici perverse entro la caverna del bene o entro i vorticosi abissi del male. Nessun avvenire e nessuna umanità, nessun comunismo e nessuna anarchia valgono il sacrificio della mia vita. Dal giorno che mi sono scoperto ho considerato me stesso come meta suprema. »
Rimaneva salda nel suo pensiero la convinzione che agire e schierarsi fosse una necessità irrinunciabile tanto che di lui si disse che scriveva come un angelo combatteva come un demonio.
Su di lui restò sempre fortissima l'ispirazione di Max Stirner e di Nietzsche

https://it.wikipedia.org/wiki/Renzo_Novatore#Il_pensiero

Per Novatore l'individualismo non ha come fine né il socialismo, né il comunismo, né l'umanità perché l'«individualismo ha per fine se stesso». Egli riteneva che un anarchico, prima di tutto, sperimenta in prima persona, nella normale quotidianità, il rifiuto di ogni autorità. L'anarchia iconoclasta è per Novatore «un modo speciale di sentire la vita», poiché colloca la propria individualità oltre ogni Stato, ogni sistema di governo, ogni convenzione sociale, ogni imposizione calata gerarchicamente dall’alto.
Nel corso della sua vita si é scagliato sia contro i borghesi e i fascisti, sia contro i socialisti (libertari o autoritari): in Il mio individualismo iconoclasta attaccò polemicamente l’anarchismo non-individualista.
Non di meno denunciò la mostruosità della Russia bolscevica che voleva sostituire un potere con un altro, un'autorità con un'altra. Novatore non era contrario all’abolizione della proprietà privata, poiché riteneva che l'unica proprietà inviolabile fosse solo quella spirituale ed etica. Leggendo la sua opera Verso il Nulla Creatore, scopriamo che Novatore in fondo approvava, ad esempio, l'abolizione della proprietà privata ma era sicuramente contrario alla massificazione del partito unico e della dittatura del proletariato.

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