I Ching - 56:Viaggio-transitorietà
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Il viaggio porta sviluppo quando è breve; se il viaggio è corretto porta buona fortuna.
Transitorietà è il passare attraverso un momento senza che si fermi a lungo. Una volta che si è fermi e anche lucidi, con la lucidità fondata sulla quiete, la lucidità e la quiete hanno bisogno l’una dell’altra, la quiete provvedendo l’alimento, la lucidità rimanendo intatta. Le miriadi di cose sono transitorie; considerando le cose transitorie, si può agire semplicemente senza cercare nulla di estraneo. Immobili nell’intimo, ma non fermandosi esternamente, si è chiari con se stessi ma non con gli altri; quindi non vi sono amici intimi. In mancanza di amici intimi, ci si adatta alle cose come vengono, senza indugiare troppo a lungo su nulla.
----- Testo di riferimento -----
[Traduzione dal cinese e commento di] Thomas Cleary (1986). The Taoist I Ching. (Trad. it. Cristiano Vittorioso. I Ching Taoista. Roma: Edizioni Mediterranee, 1992)
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