Tubalcain: il significato della parola di passo del 3°grado di Maestro Massone

giu 11, 2015 0 comments
Two-Balls-Cane (spilletta massonica)

Di Gandolfo Dominici

TUBALCAIN è la parola di passo del 3° grado di Maestro Massone. Considerata "segreta" da molti massoni, forse un tempo lo era...oggi basta cercare su Google : "parola di passo massoneria terzo grado" e appare svelato il segreto di Pulcinella da numerosi link. 
Il vero segreto però, come è ovvio per qualunque vero iniziato, è quello "incomunicabile a parole" che ognuno coglie a seconda del suo grado nel percorso. 
Ma cosa vuol dire questa parola?
Che senso ha?
Appare nella GENESI 4:22:
"Zilla a sua volta partorì Tubalkàin, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il ferro. La sorella di Tubalkàin fu Naama."
Zilla era moglie di Lamech che era figlio di Caino, dunque Tubalcain era nipote del fratricida Caino.
Ma perchè viene usato in massoneria?
Per capire l'origine dell'uso di questo termine in massoneria dobbiamo indagare sul suo significato principalmente Alchemico, con richiami alla Cabalà e al Talmud. I simboli, le parole e i rituali della massoneria infatti sono un sincretismo di diverse scuole e dottrine esoteriche tra cui l'Alchimia, la Cabalà e molte altre Tradizioni.
Come spiega Laurence Gardner nel suo libro : "Le Misteriose Origini del Re del Graal" (Newton Compton, 2007), il segno di Caino, come vedremo,  è la la lettera "Q" di Qayin (Q'ayn- Caino) e Queen (regina-).
Secondo la tradizione della Midrash e quella fenicia, il segno di Caino è una una croce racchiusa in un cerchio, una rappresentazione grafica del RegnoMalkhut della Cabalà.  
Secondo la storia della "Corte Imperiale e Reale del Dragone, un'antica fratellanza con origini egiziane risalente al 2170 a.C. circa, il cerchio esterno del segno di Caino simboleggiava un serpente-drago che tiene stretta con la bocca la propria coda: l'Uroboros. La croce è anche chiamata rosi-crucis da rosi che significa rugiada o acque, e crucis che significa coppa o caliceed  è considerata un simbolo di illuminazione. La coppa è anche archetipo che rappresenta l'utero, dunque l'aspetto materno, da cui sgorgava il Sangue Reale (le acque della illuminazione). Si ritenne, perciò, che ciascun re della Mesopotamia fosse sposato con la Dea Madre e, come affermato dall'assiriologo di Oxford, Stephen Langdon, a questo proposito erano effettivamente celebrate delle cerimonie.
Nel suo aspetto femminino, il segno di Caino è il simbolo di Venere con la cruce fuori dal cerchio, così che la femmina (la crucis) fosse sormontata dall'Uroboros, simbolo della regalità del dragone. 
Con la croce disposta sul cerchio, invece, la rappresentazione è quella dalla sfera delle insegne regie. Seguendo la tradizione per cui le insegne regie hanno un significato simbolico, lasfera (globo) è espressione di completezza, rappresentando tutte le cose riunite all'interno del globo. Essa è inoltre associata all'occhio simbolico di "colui che vede tutto", l'occhio di Enki chiamato anche "Signore dell'occhio sacro". Enki secondo una tradizione sumera era il padre di Caino e figlio di Adamo. Poiché la regalità era considerata ereditaria per parte di madre, a partire da Tiamat, e Lilith, il nomeQayin (Kain da cui "King" che significa "rè") era anche direttamente associato al termine "Queen", che significa "regina". Sebbene il termine ayin sia associato all' occhio che tutto vede, gli alchimisti lo associano alla "oscurità" (non-essere).
L' "onniveggente" è colui che percepisce la luce oltre l'oscurità. Infatti la parola alchimia deriva dall'arabo "al" ("la") e dall'egiziano khame,("oscurità"). Per cui al-khame è la scienza che sconfigge l'oscurità, illuminando con la percezione.
Tornando alla  "Q"  di Qayin (Q'ayn), essa è associata anche alla Luna e la "khu" (Q): l' essenza femminile del ciclo lunare della Dea. Il mestruo divino rappresenta la forza vitale pura e potente: il "Fuoco stellare". La sua rappresentazione è l'occhio onniveggente il cui simbolo ermetico era un cerchio con un punto al centro, analogo al kamakala dei mistici indiani. 
La lettera "Q" è inoltre simbolo di Venere ma anche di Iside, Ninhursag, Lilith e Kali dee considerate "nere ma belle" ( Cantico dei Cantici 1,5).  
Qayin (Caino/Kain) è anche chiamato "il primo signor Smith" infatti il termine Qayin significa anche "smith" (fabbro in inglese). Caino è dunque fabbro che lavora il metallo, o meglio fabbro forgiatore di spade.
Dunque il nome che gli viene attribuito nella Genesi, come per molti altri personaggi biblici, è un appellativo che ne descrive una abilità.
Nella tradizione alchemica, Caino era un Qayin, un maestro artigiano dei metalli. Tale abilità o "mestiere" era stato tramandato ai suoi discendenti dunque a Tubalcain.
Tubalcain era come il dio Vulcano: possessore della  plutonica conoscenza dei movimenti del calore interno, dunque il primo alchimista.

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