Massacrata di colpi e ferita con forbici e un coltello dal suocero, sotto gli occhi del marito, perché rea di essersi convertita al cristianesimo e di aver anche battezzato il figlio maschio di un anno e mezzo. Una giovane di etnia rom di 22 anni, bosniaca, è finita in ospedale nei giorni scorsi dopo l'ennesima aggressione.
Le indagini dei carabinieri hanno portato questa mattina all'arresto di Hego Adzovic, bosniaco di 52 anni. I militari di Olbia Poltu Quadu, hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Marco Contu, nei confronti dell'uomo che deve rispondere di maltrattamenti aggravati e reiterati, nei confronti della giovane nuora, finita l'ultima volta in ospedale l'1 giugno con fratture multiple e ferite inferte con forbici e un coltello.
Per lei una prognosi di 40 giorni di cure da parte dei medici. In seguito agli accertamenti gli investigatori hanno scoperto che la giovane madre era finita all'ospedale già nel 2013 e nel 2014, sempre con importanti lesioni che, però, non sarebbero mai state denunciate.
Il capo famiglia, musulmano, è stato trasferito nella Casa circondariale di Sassari-Bancali, a disposizione dell'autorità giudiziaria, mentre la giovane ed il figlio sono stati allontanati dal Campo Rom di Olbia, dove viveva.
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