Di Paolo Franceschetti
1. Premessa. 2. L'amore sentimentale e l'attrazione sessuale negli esseri umani. 3. L'amore non sentimentale e l'attrazione. 4. L'amore come la forza più potente dell'universo.
1. Premessa.
Dante e molti esoteristi, filosofi, religiosi, fanno spesso riferimento ad una legge dell’amore che guiderebbe l’universo.
Il gruppo segreto cui Dante apparteneva era denominato “Fedeli d’Amore” non perché il loro fine fosse quello di concentrarsi sull’amore per la donna, come ci hanno spesso raccontato a scuola, ma quello di dedicarsi alla legge universale dell’amore/attrazione.
L’amore, quindi, è attrazione, forza vitale che porta a creare qualcosa o qualcuno. E’ stato chiamato “amore” perché la parola è composta da a (alfa privativo) e morte; l’amore quindi è la vita, il contrario della morte che è invece distruzione, annientamento.
E’ dall’amore infatti che nasce una vita nuova; mentre dall’odio non nasce nulla, e nei rari casi in cui da questo nasca una vita, questa sarà problematica e difficile.
Lo si trova negli astri ma anche nelle piante, nei sassi, in ogni cosa che ci circonda.
E’ in questo senso che si parla di Dio come “amore”; nel senso che l’universo, essendo nato da un atto creativo, vitale, è da intendersi come un atto di amore.
Vediamo quindi di spiegare in parole semplici questa legge che “muove il sole e l’altre stelle”.
Il sole e le altre stelle si muovono attraendosi reciprocamente e formando un moto circolare che porta gli astri a muoversi secondo regole precise, da millenni studiate da astrologi prima e da astronomi poi. E’ l’attrazione reciproca tra questi astri che evita l’allontanamento di essi nello spazio.
Oltre all’attrazione agisce il meccanismo della repulsione, nel senso che i corpi celesti hanno anche una forza repulsiva e respingente. Nell’armonia tra le due forze gli astri rimangono a una distanza equilibrata, e si muovono secondo un moto circolare.
Se prevalesse una sola delle due forze, gli astri si attirerebbero come magneti; o si allontanerebbero definitivamente nello spazio.
Questa regola che vale per gli astri vale in realtà per qualsiasi essere vivente, pianta o animale o essere umano e anche per le cose che noi consideriamo inanimate.
2. L’amore sentimentale e l’attrazione sessuale negli esseri umani.
Anche l’amore tra esseri umani è basato sull’ “attrazione” e sulla “repulsione”.
L’attrazione si basa o sulla complementarietà (l’altro ha lati completamente opposti, che si integrano con i miei) o sull’affinità (l’altro mi piace perché è simile a me).
La repulsione si basa sugli stessi identici meccanismi: affinità (due persone egocentriche, o megalomani, o che non ascoltano l’altro, tenderanno a respingersi a vicenda) o complementarietà (il passivo attira la persona attiva; il sadico il masochista, ecc.).
Un rapporto armonico è spesso fatto di due persone che si attraggono per alcuni aspetti ma si respingono per altri, cercando di mantenere equilibrio tra le varie componenti e le giuste distanze.
Quando prevale uno dei due aspetti il rapporto diventa ipersoffocante o iperdistruttivo.
L’attrazione esiste sia tra poli opposti, sia tra poli identici. Una persona che non ha sviluppato a fondo certe qualità, le cercherà nell’altro; il masochista attrarrà il sadico; il pigro attirerà la persona iperattiva, ecc.
L’attrazione tra persone simili nasce invece quando le proprie componenti hanno raggiunto una certa armonia, e quindi l’anima ha bisogno di confrontarsi con un’altra persona simile, non sentendo più il bisogno di sviluppare se stessa tramite il rapporto con una persona di carattere opposto.
In pratica si può affermare che, quando siamo in disequilibrio, l’altro è lo specchio della nostra vita segreta, come dice il famoso psicanalista Peter Schellenbaum.
Quando invece siamo in equilibrio, l’altro è lo specchio della nostra vita esteriore e interiore.
A questo punto, nell’essere umano, occorre distinguere l’amore sentimentale dall’attrazione in senso stretto.
L’amore è il sentimento che porta a volere il bene dell’altro; l’attrazione è quel sentimento che ci spinge verso l’altro, ma per fini egoistici e spesso non benefici.
In tal senso spesso si ha una concezione distorta dell’amore. Lo si confonde infatti con l’attrazione, dimenticando che l’attrazione può scattare anche in casi in cui l’amore (inteso nel senso sentimentale) non esiste affatto: ad esempio, chi ha tendenze distruttive tenderà ad essere attratto da persone che lo aiuteranno nel processo di autodistruzione; oppure due persone di polo opposto possono attrarsi solo per la loro diversità.
Anche se viene scambiata per amore, l’attrazione che una persona sadica prova per quella masochista, o quella che una persona profondamente egoista e distruttiva può provare per una persona piena di amore e costruttiva, è invece di natura diversa; le due componenti opposte infatti si attrarranno, ma solo una delle due sarà spinta dall’amore, l’altra invece sarà spinta dalla sua mancanza: con dei risultati spesso distruttivi per la persona spinta dall’amore.
In tal senso, più che di amore (inteso in senso sentimentale) qui sarebbe corretto parlare di attrazione.
Quanto all’innamoramento, almeno in una fase iniziale, l’impulso a conoscersi e frequentarsi tra due persone complementari non dovrebbe chiamarsi amore, ma solo attrazione, per essere poi l’amore sviluppato dopo.
3. L’amore non sentimentale e l’attrazione.
Ogni cosa, animale, essere vivente nell’universo attrae e respinge, quindi, secondo regole precise.
L’attrazione che esiste tra astri, o tra particelle atomiche, è possibile studiarla in modo scientifico e segue regole matematiche.
L’attrazione che esiste tra animali, o tra uomini, o tra uomini e animali, è stata studiata dalle scienze psicologiche, comportamentali e sociali.
Di recente la legge dell’attrazione, da un punto di vista diverso, ma sostanzialmente confermando le teorie delle varie branche della psicologia, ha spiegato che ciascuno di noi attrae la sua realtà con i propri pensieri (come del resto la psicologia cognitiva insegna, anche in altro modo e da altra visuale).
Teniamo conto che ciò che la psicologia afferma di aver scoperto come conquista scientifica, in realtà in magia ed esoterismo è conosciuto da sempre.
Riassumendo sinteticamente, il nucleo centrale della cosiddetta legge dell’attrazione – e dell’esoterismo in genere – è questo: ciò che distingue l’attrazione (studiabile matematicamente) tra oggetti inanimati ed esseri animati sono i pensieri.
Un sasso non può modificare il corso della sua esistenza, come non può farlo un tavolo o una nuvola; tali oggetti attireranno altri oggetti ed eventi in base a regole matematiche e prevedibili.
La persona invece può attrarre eventi, cose e persone a suo piacimento, perché ha il potere di modificare il suo pensiero.
Cambiando quindi i nostri pensieri e i nostri sentimenti, possiamo dirigere la nostra vita e cambiarne il corso, ove non ci piaccia quello attuale.
Questa regola è ben conosciuta da coloro che, nel mondo, detengono il vero potere; non a caso è stata creata una società in cui la maggior parte delle persone ha idee omologate alla massa, non pensa con la propria testa ma con quella del telegiornale/giornalista/opinionista/politico di riferimento, ed è assimilabile a un robot con comportamenti prevedibili sia nel medio che nel lungo periodo. La maggior parte delle persone mira infatti a trovare un qualsiasi lavoro (non un lavoro che lo appassioni), un partner (che mantiene anche dopo anni, pur quando sente di non amarlo più), una casa di proprietà, un’auto e una pensione.
La massa viene quindi messa nelle condizioni di non pensare e di non evolversi per mancanza di tempo, per poter assicurare a chi comanda il mantenimento del potere stesso.
In realtà noi siamo, tramite i pensieri, i co-creatori della nostra realtà. E’ in questo senso che teorie esoteriche, mistiche, e new age, parlano di una “divinità dell’essere umano”.
Perché noi possiamo creare, e cambiare la vita nostra e quella altrui, cambiando i nostri pensieri. I sassi e gli astri – almeno allo stato delle nostre conoscenze e per quello che sappiamo – pare di no.
A questo punto sorge inevitabile la domanda. Ma se ciascuno crea la propria realtà, cosa dire di coloro che vengono uccisi da una bomba? Cosa dire delle vittime dell’11 settembre o di un terremoto?
Il punto è che oltre dalla nostra volontà, la nostra vita è influenzata anche da cose, situazioni, eventi, esterni a noi, che però funzionano sempre secondo il meccanismo dell’attrazione, tanto è vero che è possibile studiare e prevedere anche tali fenomeni.
Per capirlo è sufficiente por mente a un fenomeno banale. Sappiamo che la luna influenza le maree, quindi è in grado di influenzare l’acqua sul nostro pianeta. Non c’è da stupirsi quindi che la luna influenzi anche il nostro corpo, che è costituito per l’80% da acqua. E se il nostro corpo è influenzato dalla luna, e gli astri si influenzano reciprocamente, ci vuole poco a capire che non c’è nulla di strano in ciò che afferma l’astrologia, ovverosia che i pianeti influenzino la nostra vita.
Per sapere esattamente cosa fare e cosa cambiare della nostra vita, quindi, occorre un mix di conoscenze, che devono poi essere applicate in modo non solo rigoroso, ma anche intelligente e razionale. L’astrologia non è altro che il tentativo di studiare le cause esterne che influenzano la nostra vita, da combinare con uno studio delle cause interne.
In conclusione, come ho spiegato nel mio libro sulle religioni, tenendo presente questi concetti, è facile capire perché la magia funziona, ma funziona anche la legge dell’attrazione, e anche l’invocazione a una divinità o ad un santo.
Spesso, invocando e chiedendo, si attrae l’evento; il devoto a San Gennaro lo attribuirà a lui; l’induista a Krishna, il buddista della Soka Gakkai al Daimoku… e il punto è che hanno ragione tutti quanti.
Ciò che accomuna questo tipo di pratiche è l’esercizio della volontà, che viene a focalizzarsi su un oggetto ben preciso, fino ad attrarlo a sé.
E’ facile capire allora perché, più l’invocazione, il pensiero, la pratica, sono svolte con amore, e maggiori sono le possibilità di successo.
Si capisce anche perché la legge dell’attrazione è chiamata anche legge dell’amore; perché l’essere umano riesce ad attrarre, e a creare, solo le cose che ama veramente.
4. L’amore come la forza più potente dell’universo.
A questo punto del nostro percorso, però, si può fare un ulteriore passaggio logico e si può arrivare a capire perché ciò che può influenzare la nostra vita più di ogni altra cosa è l’amore.
Gli astri, in fondo, non possiamo dominarli. Sapere in anticipo che ci capiterà una cosa o un’altra non fa molta differenza per coloro che vivono momento per momento.
Ma conoscere le regole dell’amore e dell’attrazione invece può cambiare molte cose, perché solo amando qualcosa o qualcuno si può ottenere quella cosa o aiutare quella persona.
Solo amando il proprio lavoro lo si porterà a termine, spesso contro tutte le difficoltà e i pericoli, e ci si sentirà realizzati a fine lavoro.
E solo capendo che bisogna trovare l’amore dentro se stessi, si riesce a guarire dalla maggior parte dei malesseri che ci affliggono.
Ed è per questo che si sente dire che l’amore è la forza più potente dell’universo. Chi ha potuto vedere la grinta che riesce a tirare fuori una madre che deve difendere il proprio bambino, o un cane il proprio padrone, capisce al volo cosa intendo; ma anche chi ha potuto provare l’esperienza del cambiare la propria vita per amore, trasferendosi in altri continenti, cambiando lavoro e vita, magari con difficoltà enormi, capisce.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO:http://paolofranceschetti.blogspot.it/2015/06/lamore-come-legge-universale.html
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