Con le esperienze spiritualiste delle sorelle Fox nel 1848, l'Europa e gli Stati Uniti furono percorse da un'ondata di enorme interesse per lo spiritismo e l'occultismo. Dovunque nacquero confraternite di studiosi dell'occulto e di veggenti mentre la letteratura del settore prosperava come non mai. La grande diffusione di questo movimento culturale come sottofondo alla cultura del XIX e del primo XX secolo si può interpretare come reazione diretta alla diffusione del capitalismo e a concezioni utilitaristiche che relegavano il bisogno di sacralità e speculazione spirituale a un posto secondario, esattamente come in Germania si ricercava nel legame con il paganesimo germanico una via di fuga dall’industrializzazione e l’inurbamento capitalistico.
LA TEOSOFIA
In questa cultura occulta che non rimase affatto sotterranea ma fu portata avanti specialmente nei salotti e dalla media e alta borghesia, entra di prepotenza Elena Petrovna Blavatsky (1831 - 1891) la cui dottrina spirituale influì profondamente sulla élite culturale del Partito Nazionalsocialista e viene quindi, trattata in questa sede come trait d'union tra rinascita del germanesimo e ideologia mistica del III Reich al pari di Guido von List e Lanz von Liebenfels. Verso la fine del XIX sec. sembrò che la teosofia potesse dare la risposta finale e culturalmente superiore al problema spirituale dell'uomo. Le sue idee si diffusero in tutto il mondo, dalla Gran Bretagna all'India sino agli Stati Uniti, poiché essa si proponeva come sintesi delle grandi religioni in grado di offrire qualcosa ad ognuno, una sorta di fratellanza universale con in più un elemento occulto, una sorta di elite d’iniziati che solleticò la fantasia di molti. Gruppi simili nacquero in ogni continente e fecero la fortuna della fondatrice del movimento Teosofico, Madame Elena Petrovna Blavatsky. Russa di origine, sposò a diciassette anni un ufficiale dell'esercito da cui si separò dopo non molto tempo lasciando la madrepatria per l'Oriente, dove si dedicò alla ricerca di un superiore significato della vita. Ritornò dopo dieci anni con facoltà medianiche sviluppate e una conoscenza esoterica approfondita. Durante la pratica di un rito magico si ferì gravemente con una spada, un evento drammatico che le tolse molta della sicurezza che andava faticosamente acquisendo in sé stessa. Dopo una sfortunata esperienza al Cairo si trasferì negli Stati Uniti dove trovò l'ambiente e le persone giuste per fondare a New York, nel 1875, la Società Teosofica. Presto l'ideologia teosofica si diffuse in tutti gli USA, in Inghilterra, Germania e India, dove nel 1879 fu spostata la sede.
La dottrina SEGRETA
La Blavatsky si dedicò ad uno studio delle religioni più antiche tentando una sorta di mediazione spirituale. Per il suo lavoro si avvalse di appassionati collaboratori producendo una serie di studi di indubbio interesse poiché realizzano un ponte tra la cultura gnostica e rosacrociana e la scienza del XIX secolo. La Teosofia si presentava come metodo d'indagine che tentava di sviluppare le facoltà latenti nell'uomo e risvegliarle per ottenere una superiore conoscenza spirituale. Allo stesso tempo voleva ergersi a sintesi dei grandi insegnamenti spirituali, e produsse a tal scopo ricerche di indubbio interesse e traduzioni di libri sacri orientali di successo, che stimolarono l'interesse per i testi sapienziali orientali allora imperante in Europa, creando una vera e propria moda. L'indagine Blavatskiana si concentra sulla dottrina segreta che la fondatrice vedeva alla base di tutte le correnti spirituali del mondo, in modo particolare a quella egiziana. In "Isis Unveiled" ("Iside Svelata", del 1877) tentò una rielaborazione sintetica delle religioni moderne alla luce della sapienza egiziana. Nel 1879, con lo spostamento della Società in India, si osserva una progressiva riorganizzazione della Teosofia che comincia ad esplorare l'universo del sapere segreto orientale ed in modo particolare il Tibet che diviene da allora in poi il centro di conoscenza preferito dalla Società Teosofica.
AGARTHA e SHAMBALA
Ne "La dottrina segreta" (1888) la Blavatsky sostiene di aver ricevuto in stato di trance la visione di un testo dimenticato in un monastero sotterraneo nella catena dell'Himalaya. La rivelazione si concentra sui resti di un'antichissima civiltà fiorita in quello che oggi è il deserto del Gobi e che aveva lasciato per vivere nelle viscere della terra in due misteriosi regni sotterranei Shambala e Agartha. Nel testo viene descritta l'evoluzione cosmica e dell'uomo dall'età del predominio del fuoco sino all'etere, e si considera la storia dell'Umanità come una caduta dallo stato di grazia divina a quello attuale. In questa trattazione l'autrice utilizza tutta una serie di segni e simboli che vanno dal "trìsker allo "swastika" e sarà quest'ultimo, remoto simbolo solare e di fertilità , ad entrare nell'emblema della Società Teosofica. Ecco, dunque, la prima apparizione nel modo occidentale moderno del simbolo che oggi associamo alla Germania nazista. Da questo momento in avanti la stragrande maggioranza degli ideologi volkisch lo utilizzerà come simbolo wotanico e solare dell'antica sapienza aria e tramite loro giungerà a Hitler. Mentre la dottrina Blavatskiana acquistava sempre più favore, in Germania si crearono innumerevoli circoli intellettuali di cultori del wotanismo solare che si rifacevano in parte alle idee teosofiche e in parte a tradizioni antico-germaniche. La Teosofia aveva così dato il via ad una serie infinita di ricerche e speculazioni di natura occulta ed iniziatica che giunsero al nazismo tramite due personalità di grande rilievo: Guido von List e Jorg Lanz von Liebenfels.
VON LIST e il WOTANISMO
Nell'attività di Guido von List (1848-1919) confluiscono una serie di fattori che lo rendono un personaggio unico e originale di studioso sui generis, una sorta di storicismo occulto e teorizzatore di uno stato teocratico wotanico. List nasce nel 1848 da famiglia benestante e fin da giovane dimostra un interesse speciale verso gli antichi dèi germani, sentendosi irresistibilmente attratto dalla figura di Wotan, il Dio degli Dèi. Come molti giovani della sua età entra nel movimento Wandervogel e pratica vari sport a contatto con la natura; queste gite collettive eserciteranno un potente influsso sulla sua personalità , scoprirà il legame uomo-ambiente e subirà il fascino delle foreste germaniche dove i suoi avi avevano combattuto. Queste prime esperienze e gli ideali deiwandervogel si imprimeranno a fondo nella sua giovane mente e lo spingeranno ad una ricerca storica alla scoperta delle origini culturali della razza tedesca. In seguito comincia a lavorare come giornalista e produce una serie di saggi e romanzi storici di un certo rilievo. L'attività di List si estende su più fronti: la letteratura germanica venne studiata nella sua essenza metafisica, legge e medita l' "Edda", lo "Havamar e la "Voluspa" in cui ritrova tracce della antica sapienza aria. Si interessa soprattutto al wotanismo occulto nella storia germanica e per studiarlo si dedicherà alla ricerca esotrica della chiave interpretativa dell'alfabeto runico. Nel 1908 fonda la "Società Guido von List" che si proponeva di finanziare e incoraggiare ricerche storico-religiose e riunir tutti i nomi più importanti dell'esoterismo tedesco e austriaco dell'epoca. Presenti in numero notevole furono gli esponenti della Società Teosofica che opereranno per concretizzare le sue ricerche in un sistema filosofico il quale, nelle finalità de gruppo, sarebbe divenuto la teologia guida a cui avrebbe attinto la nazione tedesca per la propria politica futura. In effetti, la sua indagine storica ha uno scopo essenzialmente religioso ma non un suo braccio politico.
Le sue teorie si diffusero presso le università dell'epoca poichè sembravano in completa armonia con gli ideali volkisch di instaurazione di una nuova nazione germanica. La creazione di una élite occulta alla guida della nazione è uno degli aspetti della teologia listiana che ritroveremo nel braccio destro di Hitler, Heinrich Himmler. List creò una cerchia di dieci persone che chiamò Hoher Armanen-Orden (Alto Ordine Armanico) e li condusse in tutta la Germania alla ricerca delle impronte di Wotan, dei luoghi in cui la manifestazione della vera sapienza aria nascosta fosse fruibile dal gruppo attraverso la meditazione e la fusione con l'elemento naturale. List cadeva in trance durante e toccando oggetti o focalizzando la mente su un particolare del luogo riceveva visioni dell'antichità aria; la sua ricerca si potrebbe definire sondaggio occulto proprio per questaa particolarissima modalità di indagine.
RUNE e SWASTlKA
Le rune come segni geometrici sacri si strutturano nel pensiero di List che le collega ad altri simboli, come il sacro triskel armanista e lo swastika. Egli afferma di ritrovarli nelle cattedrali tardo-gotiche, come iceberg sommersi di una cultura esoterica affiorante anche nei templi della cristianità . Von List ricorda infatti come la maggioranza dei templi cristiani si ergono su preesistenti costruzioni pagane, indice di una presenza wotanica che attende solo di essere liberata. Quella di List divenne col tempo una vera e propria teologia, con una cosmologia ed una escatologia precise: trasse le idee più importanti dall'insegnamento teosofico che si collega strettamente al suo, a volte senza soluzione di continuità , al punto che si potrebbe definirli due modi solo apparentemente diversi di concepire la medesima ideologia. In entrambi si ritrova lo swastika, o crux gammata. Swastika per List è "Fyrfos" o simbolo dell'atto creativo di Dio, una forma solare di energia creativa, che si origina un punto fisso, a simboleggiare l'essere divino.
GLI INIZIATI: IEROFANTl ed ARCONTI
Il parallelo tra le due correnti di pensiero può andare oltre, rilevando la presenza di una élite di iniziati o lerofanti-Arconti all'interno delle due associazioni che avevano il compito di guidare la società da una base occulta, manifestando la potenza degli insegnamenti segreti in una collettività organizzata. Il wotanismo listiano venne, dunque, concepito a due livelli, secondo il diffuso sentimento vólkisch, una unione politica (pangermanesimo) di tutti i popoli di razza ariana con la conseguente dominazione ed estirpazione delle razze inferiori e la creazione della scienza esoterica degli Armani, il nucleo elitario guida spirituale occulta del nuovo Ordine germanico. Nella sua elaborazione dell'Armanesimo, List prese a prestito vari elementi dai Rosacroce, dalla scienza gnostica e dalla Massoneria.
La struttura dell'elite ariana era ripartita in tre gradi: apprendista, compagno e maestro della gerarchia della Loggia. Ogni grado era caratterizzato da un certo livello di iniziazione alla gnosi e caratterizzato da simboli e parole specifiche. List aveva creato una vera e propria organizzazione religiosa con lo scopo di specializzare ulteriormente i gradi degli iniziati. Dopo i primi sette anni di noviziato in cui leggeva le saghe tradizionali come L' "Edda" e riceveva insegnamenti teosofici elementari, l'iniziato si recava in altri centri armanici per accrescere la sua conoscenza occulta dopodiché diveniva maestro e messo al corrente degli ultimi segreti della gnosi.
List credeva che l'insegnamento segreto dell'antico Armanesimo si fosse tramandato segretamente dagli antichi Germani all'ordine dei cavalieri Templari e fosse proseguito fino ai maghi del Rinascimento e da essi a noi attraverso la mediazione di varie sette rosacrociane. Forme ermetiche di sapere gnostico si inserirono nella teologia degli Armani in varie forme, ad esempio la gerarchia cabalistica dei dieci gradi propria di alcuni gruppi Rosacroce che List assimilò nella sua gnosi occulta, ritenendoli esponenti della conoscenza antica del Germanesimo. Cabala, Rosicrucianesimo, gnosi e in parte insegnamenti magici confluirono nell'ideologiavólkisch proprio grazie a Guido von List che ne operò un recupero strutturale, teso a ritrovare il vero significato occulto del sapere antico-germanico. Tuttavia il vero significato dell'arianesimo si doveva realizzare nella corrente politica detta pangermanista, cioè l'ideologia della Deutschland ùber alles (ovvero "Germania al di sopra di tutto") che spingeva verso una conquista totale dell'Europa
LA TEOLOGIA DI VON LIEBENFELS
Nato a Vienna nel 1874, Adolf Josef Lanz dopo una giovanile esperienza religiosa, in cui aveva svolto appassionate ricerche su testi gnostici e apocrifi, lasciò i voti e seguì la sua personale propensione verso una teologia gnostica e zoomorfa, in cui il male veniva ad identificarsi con le razze non ariane, e il bene con le fattezze dei biondi germani. Nel saggio "Teozoologia", ovvero l'eredità dei bruti sodomitici e l' "Electron degli dèi" (1905) Lanz utilizza teorie e fatti scientifici per consolidare le sue teorie razziali. Il suo interesse per le ultime scoperte come i raggi X, la radioattività , le radioonde, lo spinsero ad elaborare una singolare teologia scientifica in cui gli Dèi erano le più elevate forme di vita con poteri speciali di ricezione e trasmissione di segnali elettrici derivati da organi che si erano in seguito atrofizzati nelle ghiandole pituitaria e pineale. La regressione era derivata dall'unione degli uomini-dèi con gli uomini-bestie. La figura di Cristo colpisce Lanz che lo vede come puro esponente ariano, e interpretando frammenti apocrifi giunge ad asserire che i poteri di cui era dotato provenivano dall'Elektron divino, una sorta di forza cosmica simile al Fohat (la forza elettro-cosmica) blavatskiano. Il messaggio di salvezza del Cristo viene visto in funzione di una purificazione razziale della razza superiore aria, che avrebbe comportato la necessaria distruzione di un mondo corrotto per ripristinare l'età doro del Regno millenario.
A tal scopo si sarebbe dovuta combattere una grandiosa crociata contro le razze inferiori, semitiche e slave, stabilendo un programma forzato di sterilizzazione e castrazione L'analogia con la dottrina geopolitica di Hitler è evidente.
OSTARA, HlTLER e ATLANTlDE
Il periodico da lui fondato "Ostara" (dal nome della dea germanica della primavera) ebbe larga diffusione in Austria e Germania (raggiunse l'enorme tiratura di oltre 100.000 copie), Hitler stesso lo leggeva avidamente nella sua gioventù e si recò personalmente da Lanz per ottenere copie che mancavano alla sua collezione. Sulla rivista scrivevano iniziati e teosofi che inneggiavano alla ribellione contro le razze sub umane che stavano governando l'universo ariano. La salvezza derivava dall'attingere l'antica sapienza aria che era stata diffusa da antichissime civiltà come Lemuria e Atlantide. L'errore originale degli uomini-dèi era simile a quello di cui leggiamo in Genesi cap. 6, quando angeli scendono sulla terra e si accoppiano innaturalmente con donne umane.
"Ostara" offriva una speranza di redenzione, grazie alla distruzione delle razze inferiori a favore della razza "degli uomini biondi". Lanz utilizzò nella sua teologia l'astrologia e definì una storia dell'Umanità come una guerra tra razze, il cui fine escatologico era chiaramente evidente nei suoi oroscopi. Per gli anni 1960-68 previde un'invasione mongola che avrebbe presagito la distruzione del sistema mondiale in favore di una rigenerazione razziale. A questa sarebbe seguito un nuovo millennio guidato da una sorta di Chiesa ariana, in cui una élite iniziata ai segreti ermetici del Germanesimo avrebb guidato il mondo: una casta di monaci guerrieri come troveremo nell'Ordine Nero delle SS. Von Lanz fu influenzato anche dall'esempio dei cavalieri templari, anche perché il fondatore dell'Ordine Cistercense, di cui aveva fatto parte in gioventù, era quel Bernardo di Chiaravalle anima dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio. Nel 1907 Lanz fondò l'O.N.T. (Orda Novi Templi) che ebbe sede nel castello di Burg Werfenstein e il 25 dicembre dello stesso anno, giorno in cui il Sole torna a rinascere, alzò il vessillo dell'Ordine con uno swastika solare sulla bandiera. Lo scopo dell'Ordine era di promuovere la coscienza razziale tramite ricerche storico-archeologiche, studi religiosi e ripristino degli antichi rituali wotanici. Al castello si lavorò per creare un museo antropologico della razza che sarà realizzato in seguito dal gruppo Ahnenerbe delle SS. Inoltre, si studiavano le scienze moderne per armonizzarle all'interno della teologia di Lanz, si celebravano feste solari e wotaniche cadenzate da un calendario spirituale e si svolgevano altre attività di tipo massonico. L'O.N.T. era diviso in vari gradi: presbitero, priore, semplice confratello e altri gradi differenziati dai simboli cuciti sulla tonaca. Nonostante la natura elitaria, le idee dell'O.N.T. erano diffusissime in Germania ed Austria specialmente dopo la successiva elaborazione cristiana teozoologica, in cui il Graal veniva assimilato all'Electron, il potere divino degli ariani. Nel luglio del 1909 Hiter si recò a Werfenstein e venne ordinato da Lanz von Liebt Ordenbruder(confratello). Per gli anni a venire il Fuhrer di mascherare questo incontro come pure gli elementi dell'ideologia segreta che dovevano manifestarsi essotericaramente nei culti di massa e nella tecnologica applicazione delle terorie razziali di Lanz. Vater Georg, ovvero Jorg Lanz von Lebenfels sopravvisse al suo ordenbruder e morì a Vienna il 22 aprile 1954.
LA RICERCA DI AGARTHA E SHAMBALA
La misteriosa leggenda del regno sotterraneo di Agartha (o Agarthi) e della sua città capitale Shambala sono un mito basato su tradizioni strutturate in varie religioni e, nello specifico, tipiche del Tibet. Si tratta di uno dei più interessanti casi mitologici che ha la sua origine in un romanzo di fantascienza del XIX sec.: "The Power qf thè coming race" ("La razza ventura") di Lord Edward Bulwer - Lytton, membro della Golden Dawn di Londra, una società magica di matrice rosacrociana che tentava di sviluppare nell'uomo poteri e forze spirituali. L'autore immagina che una super razza da tempo scomparsa, i Vril-Ya, emergano dal regno sotterraneo attraverso uno dei varchi che lo collegano alla superficie, per ripristinare il loro potere anche sulla Terra. I Vril-Ya, in qualità di esseri superiori, hanno il controllo di una forza occulta cosmica denominata Vril il cui potere assoluto, derivato da un'enorme campo di energia che circonderebbe ogni oggetto ed essere vivente, avrebbe portato il popolo sotterraneo alla supremazia sulla Terra. La forza cosmica Vril permetterebbe anche agli esseri umani di divenire partecipi di un potere naturale che, se ben utilizzato, potrebbe risultare la più potente arma mai utilizzata. La scoperta, da parte di Madame Blavatsky, di un misterioso fluido elettrospirituale, molto simile al Vril, dovette suscitare molto scalpore nei circoli esoterici che si interessavano dell'energia occulta. Inoltre, la stessa fondatrice della Teosofia descrisse visioni di guerre combattute da razze che facevano uso di poteri simili al Vril, ma nel suo caso, gli abitanti del Regno sotterraneo di Agartha sono entità benefiche, gli ultimi superstiti della grande razza ariana. Alla ricerca della mitica Shambala, si pensò di nuovo grazie all'apporto di Ferdinand A. Ossendowski, un ingegnere russo, membro di una confraternita iniziatica, che vedeva nella rivoluzione la congiura " vittoriosa delle forze delle tenebre; nel suo libro"Bestie, Uomini e Dèi", pubblicato a Parigi nel 1924, descriveva una sua esplorazione delle remote lande tibetane alla ricerca di una fortezza spirituale, dove trovare la potenza magica necessaria a vincere le forze del male. L'autore fu criticato dall'esploratore Sven Hedin, che si recò più volte per conto delle SS a cercare la città perduta, per una presunta inattendibile descrizione di alcuni itinerari e plagio di una parte dell'opera di Saint-Yves d'Alveydre. Ossendowski raccontava il suo incontro con i saggi iniziati di Agarthi, la città sotterranea dove il Re del Mondo guida i destini dell'uomo, conoscendone i pensieri ed indirizzandoli al bene. La città -regno sarebbe abitata da un popolo eletto, formato dai discendenti di Mu e Atlantide. La luce miracolosa che illumina Agarthi donerebbe loro la vita eterna ed essi avrebbero a loro disposizione l'immensa biblioteca della città che raccoglierebbe tutto lo scibile delle razze preumane. Il testo di Ossendowski non avrebbe avuto tanto seguito se non se ne fosse occupato Rene Guenon, che nel suo libro "Il Re del Mondo" si sforzò di ritrovare le miriadi di tradizioni religiose che confermano o seguono le descrizioni di Ossendowski. Esaminando le tradizioni letterarie di Agarthi o Agartha, Guenon cita con disfavore Louis Jacolliot (1837-1890), console di Francia a Calcutta, che diede alle stampe vari testi con il medesimo tema: le civilizzazioni moderne provengono da un nucleo iniziale ariano da cui i semiti si sono staccati e degenerati. Il Vril, la potenza energetica, permetterebbe di ritornare alla razza pura, bloccando il ciclo delle rinascite karmiche. Guenon definisce Jacolliot scrittore "(...) di scarsa serietà , alla cui autorità non si può certo fare riferimento" ma ritrova Agartha nel testo "Mission de l'Inde" dell'occultista Saint-Yves d'Alveydre, citandolo con attenzione e dando un giudizio positivo. Guenon trova nel sottofondo iniziatico delle grandi religioni molte caratteristiche di Agarthi, per esempio il segno swastika (simbolo della città sotterranea) viene utilizzato nelle culture religiose orientali e nell'universo iniziatico occidentale, dall'ermetismo cristiano ai Templari e alla Massoneria, e vede nel simbolo un significato di rotazione intorno ad un polo fisso, da cui si genera il movimento universale. Altro aspetto interessante è la luce misteriosa che illumina Agarthi, paragonata alla luce della Shekinahche appariva tra gli angeli raffigurati sull'Arca dell'Alleanza. Grazie all'opera della Blavatsky, di Guenon e di filosofi come l'italiano Julius Evola, il nucleo guida del nazismo si interessò di Agartha, e mandò in Asia Centrale e in Tibet un gruppo di specialisti, tra cui l'antropologo Ernst Schaefer, alla ricerca del misterioso varco di entrata al regno sotterraneo. Queste spedizioni ci dimostrano come l'interesse di Hitler per Agarthi era derivato da due fattori: uno riguardava la razza superiore che si era mantenuta pura e che era dotata di poteri particolari e sapienza antico-germanica. Il secondo fattore era la misteriosa energia di cui essi fanno
uso, il vril, che seguendo l'ideologiavolkisch possiamo identificare come una sorta di forza cosmica che pervaderebbe l'universo e che sarebbe fruibile solo da uomini e donne la cui razza purificata dalla commistione con razze inferiori, può raggiungere l'unione mistica con il vril. Esattamente come nel caso di Sherlock Holmes la leggenda di Agartha, diffusa da un romanzo, stimolò l'immaginazione di più di una generazione a tal punto da entrare a far parte del mondo reale nell'immaginario collettivo, un interessante fenomeno sociologico che ebbe come conseguenza le missioni delle SS Ahnenerbe negli anni '30 alla ricerca dei misteriosi varchi attraverso cui raggiungere il regno sotterraneo. Nessuna di queste, dai resoconti d'archivio, trovò mai il regno sotterraneo. Ma dalle notizie rese disponibili ultimamente agli studiosi occidentali dopo la declassificazione dei documenti di guerra emerge un aspetto intrigante sulla cui autenticità non vi sono dubbi: nel bunker di Berlino furono trovati i corpi di alcuni monaci tibetani. Si tratta di un legame spirituale e ideologico con il regno di Agartha a cui l'elite occulta del III Reich non rinunciò mai, perfino nel momento del sacrificio finale. In ogni caso ciò dimostra l'esistenza di una ricerca spirituale da parte di Hitler che più che volgersi all'interiore interpretò i simboli dello spirito come qualcosa di esclusivamente esteriore. Egli cercava Shambala sottoterra. Non immaginava quanto fosse lontano dalla verità .
uso, il vril, che seguendo l'ideologiavolkisch possiamo identificare come una sorta di forza cosmica che pervaderebbe l'universo e che sarebbe fruibile solo da uomini e donne la cui razza purificata dalla commistione con razze inferiori, può raggiungere l'unione mistica con il vril. Esattamente come nel caso di Sherlock Holmes la leggenda di Agartha, diffusa da un romanzo, stimolò l'immaginazione di più di una generazione a tal punto da entrare a far parte del mondo reale nell'immaginario collettivo, un interessante fenomeno sociologico che ebbe come conseguenza le missioni delle SS Ahnenerbe negli anni '30 alla ricerca dei misteriosi varchi attraverso cui raggiungere il regno sotterraneo. Nessuna di queste, dai resoconti d'archivio, trovò mai il regno sotterraneo. Ma dalle notizie rese disponibili ultimamente agli studiosi occidentali dopo la declassificazione dei documenti di guerra emerge un aspetto intrigante sulla cui autenticità non vi sono dubbi: nel bunker di Berlino furono trovati i corpi di alcuni monaci tibetani. Si tratta di un legame spirituale e ideologico con il regno di Agartha a cui l'elite occulta del III Reich non rinunciò mai, perfino nel momento del sacrificio finale. In ogni caso ciò dimostra l'esistenza di una ricerca spirituale da parte di Hitler che più che volgersi all'interiore interpretò i simboli dello spirito come qualcosa di esclusivamente esteriore. Egli cercava Shambala sottoterra. Non immaginava quanto fosse lontano dalla verità .
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione