Genitorialità e Trasmissione dell’Ansia

giu 22, 2015 0 comments
genitorialità

Di Monia Ferretti

Essere genitori è davvero una grande responsabilità, per una semplice ma fondamentale ragione.
Il papà e la mamma sono il primo e più importante modello a cui il bambino nel corso della propria crescita darà credito. E nonostante nel tempo i punti di riferimento possano divenire anche altri (la scuola, il gruppo dei pari), i genitori, i loro insegnamenti e i messaggi che verranno trasmessi, occuperanno sempre un posto molto importante nell’identità di questo bambino, e successivamente futuro adulto.
Anche se questo ha certamente una sua personalità e in tutto ciò “metterà del proprio”, non dobbiamo mai dimenticare che “i bambini sono come spugne” ed assorbono tutto. Quindi è importante essere consapevoli  dei messaggi che lasciamo passare, in positivo ed in negativo.
I genitori sin dalle prime fasi dello sviluppo danno ai propri figli un imprinting molto importante su come vedere il mondo e come porsi. Se vedersi come persone capaci di affrontare e gestire le situazioni o meno.
Si tratta dell’autostima che il bambino costruisce a partire dai primi messaggi che riceve, ed esperienze che vive. Immaginiamo che i genitori siano una sorta di specchio nel quale il bambino si riflette. E tale immagine sarà influenzata sia da come i genitori lo vedono, che dal loro modo di comportarsi e porsi nei confronti della vita.
genitori-esempio

Genitorialità e Trasmissione dell’Ansia

Studi dimostrano che i genitori possono influire in modo importante anche sullatrasmissione dell’ansia.
Mi è capitato infatti più volte nella mia esperienza clinica di ascoltare storie di pazienti, dei loro genitori, e di riscontrare le stesse insicurezze, la stessa propensione a provare ansia per determinati aspetti della propria vita. In un meccanismo ricorsivo che tende purtroppo a  reiterarsi.
Ho seguito pazienti che provavano ad esempio molta ansia rispetto alla propria situazione economica futura pur non avendone reali motivi, la stessa vissuta anni prima dai propri genitori. O pazienti che vivevano con molto disagio le relazioni, e venivano da famiglie dove c’era già questa chiusura e timore nei confronti dell’altro.
Pazienti molto insicuri delle proprie potenzialità ed estremamente ansiosi, rispetto a situazioni nuove o problematiche. Con genitori che hanno avuto le medesime difficoltà, ed hanno insegnato quanto sia difficile affrontare  tutto ciò che è nuovo e i problemi.
Questo è facilmente comprensibile in quanto i genitori per un semplice meccanismo di imitazione, trasmetteranno alla propria prole ciò che conoscono e l’idea di cosa è giusto temere o meno.

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