E io pago.... 107mila euro per le vacanze degli ammiragli

giu 9, 2015 0 comments

Di Luca Marco Comellini

Il viaggio nel mondo dei privilegi che la Difesa riserva gelosamente ai suoi più fedeli servitori non si limita solo agli alberghi a 5 stelle, come ha rivelato nei giorni scorsi il Fatto quotidiano, ci sono anche le spiagge riservate e situate in località di pregio come quella di San Vito a Taranto dove possono accedere solo gli ufficiali della Marina militare e i loro ospiti.

Per rendere gradevole le vacanze degli ufficiali e degli ammiragli in servizio e in pensione, lo scorso 5 marzo, il Centro Addestramento Aeronavale della Marina militare ha chiesto al Comando logistico della Forza armata la bellezza di 107mila euro (55mila per spese di pulizia, 30mila per materiali edili , legno e ferramenta per lavori di manutenzione e 22mila per spese di assicurazione impianti sportivi e ripianamento/sostituzione di ombrelloni, tavoli, sedie, sdraio, lettini e dotazioni varie). Ma non è tutto. Per sistemare spiaggia e i numerosi alloggi riservati agli ammiragli il comandante in seconda del Centro addestrativo della Marina, con largo anticipo rispetto alle date di apertura del riservatissimo soggiorno balneare (31 maggio) già il 27 febbraio si era premurato di ordinare ai suoi sottoposti di comunicargli entro il successivo 4 marzo i nominativi di 11 militari, tutti rigorosamente scelti tra i “sergenti”, “sottocapi” e “comuni” da utilizzare sia per i lavori di sistemazione e riparazione sia per il funzionamento della struttura pur conservando l'incarico previsto dalle tabelle organiche del reparto (O.D.T.). Chissà se questi 11 fortunati, scelti sicuramente "spintaneamente" per l'importante compito, saranno poi così contenti di dover adempiere con fedeltà e onore alla richiesta di sistemare ombrelloni e sdraio per l'ammiraglio di turno e i suoi ospiti.

Nel Regolamento dello stabilimento (approvato il 19 maggio 2014 - mica nell'epoca della regia marina - dall'ammiraglio Ermenegildo Ugazzi), gestito direttamente dai militari, si può leggere che le finalità sono quelle di “consentire al personale in servizio di trascorrere periodi di riposo e di recupero psico-fisico in località con particolari caratteristiche climatiche ed ambientali; promuovere i vincoli sociali tra il personale, sia in servizio che in quiescenza, all’interno degli Enti, Corpi e Reparti dell’Amministrazione Difesa”. Con una buona dose di fantasia fino a qui ci si potrebbe anche stare a patto che tutte le spese siano interamente coperte dai villeggianti (sarebbe interessante leggere i bilanci di tali attività) ma quello che stona con il fatto che ad usufruire della splendida spiaggia siano ammessi solo gli ufficiali e i loro familiari e che quindi suona come una vera e propria presa per i fondelli al cittadino-contribuente, che anche quest'anno ha sborsato quei 107 mila euri, è il punto in cui si legge la più strabiliante delle finalità che l'autore del regolamento è riuscito a mettere nero su bianco e che l'attento ammiraglio Ugazzi ha approvato: “sviluppare rapporti di convivenza e di relazione con la realtà esterna per realizzare la migliore integrazione tra questa ed il personale dell’Amministrazione Difesa (A.D.)”.

Se alla luce di queste eccellenti finalità i cittadini di Taranto adesso sanno che possono anche tranquillamente presentarsi all'ingresso dell'esclusiva spiaggia per rivendicare il loro diritto ad integrarsi con gli alti ufficiali ed i loro ospiti e quindi finalmente godere liberamente di una “cosa pubblica” pagata con i loro soldi, è l'ultimo punto delle motivazioni poste a giustificazione del costoso privilegio riservato agli ufficiali a destare le maggiori perplessità: “attenuare i disagi connessi con la mobilità del personale”. Chissà se questo alto fine basterà al personale che viene trasferito di sede dall'oggi al domani, come emerge da una recentissima supplica che il Cocer – il sindacato giallino dei marinai – ha rivolto all'ammiraglio De Giorgi (Capo di stato maggiore della Forza armata) per chiedergli di provvedere a pagare le indennità di trasferimento del personale imbarcato sulle unità navali minori che per le mutate “esigenze di razionalizzazione della Forza armata, in particolare nel settore del supporto idrografico e dei segnalamenti marittimi ed all'incrementata esigenza di forze navali nell'aerea siciliana, sia in forma permanente che tramite rischieramenti, cui talvolta è necessario far fronte anche con immediatezza”.

State sereni marinai, quelli che di voi verranno trasferiti a Taranto potranno godersi la bellissima spiaggia di San Vito, ma solo se ufficiali.

(Nella foto sono evidenziati in rosso gli alloggi riservati agli ammiragli in servizio e in pensione costruiti a pochi metri dal mare)

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