Di Mario Valenza
"Siamo pronti a tutto, presto la Russia ci invaderà ". "Siamo gli unici ad avere tagliato completamente i ponti con i sovietici - dice Andres Kutt, ex ingegnere di Skype ora chief architect dell’authority informatica - e siamo rimasti senza nulla, tranne la nostra competenza tecnologica.
Abbiamo creato registri elettronici e database inviolabili". L'Estonia adesso teme l'invasione di Mosca. Così il Paese, come racconta La Stampa pian piano si è trasformato in una sorta di Stato informatico. Tutti i dati sono in formato elettronico. La Cyber Defence League collabora costantemente con il governo, e l’Estonia ha esteso virtualmente il suo territorio nelle ambasciate sparse per il mondo dove sono stati installati i server con tutti i dati strategici del Paese. La parola d'ordine è una sola: "L’Estonia potrebbe essere invasa dai Russi, o annientata da un cyber attacco, ma continuerebbe a esistere". Un allarme quello lanciato dall'Estonia che preoccupa le cancellerie europee.
Dal ministero dell’Economia e delle Comunicazioni, Taavi Kotka, spiega il "piano" dell’Estonia: "Che cos’è una Nazione? Un pezzo di terra, le foreste? No, una Nazione non è la sua terra. Per questo il nostro diventerà un Paese che vive anche nel mondo virtuale, una Cloud-country, e anche se cercassero di riprendersi la nostra terra l’Estonia continuerà a vivere".
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