Di Rossana SpartÃ
Subire il razzismo non deve limitare ambizioni e progetti dell’individuo. Questo è il pensiero che la first lady Michelle Obama ha voluto trasmettere ai ragazzi della Tuskegee University in Alabama, università ad alta frequenza di studenti di colore.
Il razzismo non deve portare alla autocommiserazione, non deve essere una scusa sufficiente per non riuscire nella vita.
La stessa Michelle ha raccontato di aver subito, in prima persona, quello che è ancora oggi il male del mondo, l’avversità verso il colore diverso della pelle. Ma lei ha saputo reagire nel modo giusto: ha fatto in modo che le discriminazioni non avessero la meglio sulle sue ambizioni e sui suoi progetti.
La first lady, la prima afroamericana della storia, ha raccontato che nel corso degli anni in molti hanno usato parole non sempre adeguate per descriverla, ma si trattava di chiacchiere che non sono riuscite ne a cambiarla e tantomeno a fermarla.
Con riferimento ai recenti incidenti di Ferguson e Baltimora, Michelle ha spiegato ai ragazzi che la strada da percorrere non è certamente facile, soprattutto per gente “come voi e come me. Ci saranno momenti in cui sentirai che la gente fa attenzione quando gli passi vicino o vede solo una parte di chi sei veramente».
Ha ricordato i momenti in cui, quando camminava per strada qualcuno mostrava timore verso di lei o di quando si recava con suo marito ai grandi magazzini e venivano tenuti d’occhio dagli addetti alla sicurezza, aggiungendo che tutto ciò però non è mai diventata scusa valida per gettare la spugna e rinunciare o perdere la speranza. “Siamo in grado di affrontare questi problemi insieme, insieme possiamo superare qualsiasi cosa».
Prima di lasciare i ragazzi della Tuskegee University ha parlato del suo ruolo di mamma sottolineando di amare le sue figlie più di qualsiasi cosa al mondo, più della vita stessa.
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