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Di Anna Rudelli
Un’oasi metropolitana nel centro di Londra: rivelato il progetto per il nuovo Garden Bridge, il ponte-giardino che fiorisce tutto l’anno.
Finalmente è stato presentato il progetto definitivo per il London Garden Bridge, il ponte-giardino che attraverserà il Tamigi tra la stazione della metropolitana Temple e il South Bank. Il progetto affonda le sue radici nel pensiero dell’attrice e attivista Joanna Lumley (che due anni fa abbiamo visto recitare la parte della zia Emma in The Wolf of Wall Street) che nel lontano 1988 ha per prima lanciato l’idea di realizzare un ponte-giardino in memoria della Principessa Diana. Idea messa nel dimenticatoio fino a due anni fa, quando si è iniziato a pensare che forse il progetto era realizzabile, innovativo e soprattutto attuale.
Uno degli obiettivi del Garden Bridge è quello di portare più vita nel South Bank, una zona di Londra poco frequentata che negli ultimi vent’anni è stata protagonista di un revival che l’ha resa un distretto vibrante e artistico, pieno di gallerie d’arte, teatri, auditorium, ristoranti. I render del progetto, che ormai sono noti a tutti e si possono vedere sul sito ufficiale del Garden Bridge Trust, ricordano tanto una costruzione da Terra di Mezzo popolata da elfi, gnomi e creature fantastiche. Le creature che abiteranno il ponte giardino non saranno certo fantastiche, ma il progetto prevede l’installazione di un tipo di vegetazione che attiri uccelli, insetti e animali in genere su 2500 metri quadri di spazio verde.
Quasi la metà della superficie del ponte (in totale 6000 metri quadri che si estendono per una lunghezza di 366 metri) sarà occupata da centinaia di alberi, migliaia di altre piante, arbusti, cespugli, felci e bulbi che faranno di Londra una città ancora più green. L’obiettivo è quello di creare uno spazio verde che sia interessante da vedere tutto l’anno, seguendo la storia orticola della città. Quindi verso il South Bank ci saranno specie che sono più comuni nella zona di Lambeth Marsh, mentre nelle sezioni denominate North Glade e South Glade si potrà attraversare un boschetto che prende ispirazione dai giardini e dai parchi della vecchia Londra, con piante che in primavera danno fiori e in autunno frutti, con fioriture invernali e cespugli profumati simili a quelli dei Temple Gardens.
Il ponte sarà allo stesso tempo gotico e futuristico, sospeso su delle basi che ricordano la forma di un fungo e che creano dellevolte a ventaglio sospese sul serpente argenteo che divide in due la capitale del Regno Unito. La copertura sarà di rame e l’obiettivo è quello di aprire i battenti al pubblico entro l’estate 2018. “Aprire i battenti”, perché il Garden Bridge non sarà percorribile 24/7, ma avrà degli orari di apertura ben precisi, un po’ come i parchi cittadini delimitati da recinti di ferro che di notte lasciano spazio agli animali che li popolano. (Certo, ormai a Londra gli scoiattoli non sono più tanto timidi e li si può vedere in ogni angolo, anche a gustarsi gli avanzi di gelato rimasti attaccati ad uno stecco caduto nel prato).
Chi ha il dubbio che il nuovo ponte rovini la visuale su Saint Paule sullo skyline della città (di lamentele ce ne sono già state), può mettersi il cuore in pace, perché le piante più alte non supereranno i 15 metri di altezza, saranno posizionate in prossimità dei “funghi” e si alterneranno a balaustre panoramiche.
Thomas Heatherwick, architetto e autore del progetto a quattro mani con Joanna Lumley, ci tiene a sottolineare che il Garden Bridge “non è semplicemente un ponte con degli alberi ai lati, è un vero e proprio giardino”. Ha tutto il potenziale per diventare uno spazio dove trovare tranquillità e intimità nel cuore pulsante dell’Europa. “Il Garden Bridge sarà un posto straordinariamente speciale, che lo si attraversi per fare una corsa, per rilassarsi o per godersi i panorami della città”. Le parole di Heatherwick ci accompagnano nella futura oasi metropolitana: colori, profumi e suoni della natura saranno a portata di ponte grazie al nuovo spazio pensato per offrire un rifugio a cittadini, turisti e a chiunque debba spostarsi dal North Bank fino a Covent Garden.
Se il progetto da 175 milioni di sterline vedrà la luce, ci vediamo a Londra tra tre anni.
FONTE:http://www.wired.it/attualita/ambiente/2015/05/29/london-garden-bridge-giardino-sospeso-tamigi/
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