Inghilterra: scandalo pedofilia, cifre spaventose che investono politici e gente dello spettacolo
Di C.Alessandro Mauceri
Alla fine dello scorso anno vennero diffusi i risultati di un’indagine iniziata dopo il ritrovamento in Gran Bretagna di tre cadaveri di minori sui quali erano stati commessi abusi sessuali. Dall’inchiesta emersero le prove che almeno venti figure di politici britannici ad alto livello, fra cui ex deputati e ministri, avevano abusato di bambini per “decenni”. A comunicarlo in una intervista alla Bbc fu Peter McKelvie, ex manager del servizio di protezione minori. McKelvie, parlò di una “potente elite di pedofili” e di pressioni per insabbiare i risultati delle indagini per evitare che il caso colpisse alte sfere dell’establishment britannico.
Nessuno allora poteva immaginare ciò che sarebbe emerso di lì a poco.
Nei giorni scorsi sono stati resi pubblici i risultati di un’altra inchiesta sulla pedofilia, denominata Hydrant, condotta sempre sul territorio britannico. I risultati delle indagini sono stati resi noti dal commissario Simon Bailey, capo del coordinamento nazionale Consiglio nazionale Child Abuse Investigation. Lui stesso ha dichiarato che la pedofilia, nel Regno Unito, è un problema ben più grave di quanto si potesse immaginare: nel corso delle indagini sono stati individuati 1.433 possibili pedofili, ma le indagini sono ancora in corso. Di questi, 216 sono ormai morti, 43 lavorano nell’industria discografica e 135 nel mondo del cinema, della tv e della radio. Ma il dato più sconvolgente è quello relativo al numero di persone sospettate che operano all’interno delle istituzioni, 666, alle quali si devono aggiungere oltre duecentocinquanta persone (261) classificate come “persone di rilievo pubblico”.
Le indagini erano iniziate a seguito di alcune denunce dalle quali era emerso il coinvolgimento di personaggi del mondo dello spettacolo, ma in poco tempo l’inchiesta si è allargata a macchia d’olio fino a mostrare una rete estesa e ben organizzata.
Gli inquirenti hanno identificato centinaia di luoghi istituzionali dove sono stati commessi gli abusi: scuole, alloggi per minori, istituzioni religiose, siti medici, gruppi comunitari, centri sportivi e anche siti militari.
Ma quanto è emerso potrebbe essere solo la cruna dell’ago: come ha detto lo stesso Bailey al Guardian, le vittime potrebbero essere centinaia di migliaia: “Il governo ha stanziato milioni di sterline per fornire ulteriore sostegno, ma non credo che saranno sufficienti”.
Secondo Bailey i casi sono un numero spaventoso e per di più in continuo aumento: dai 66.120 casi del 2012 si è passati ad una stima di 113.291 casi nel 2015.
Fonte:http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=53123
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