Di Salvatore Santoru
Chi si interessa anche superficialmente della storia dei movimenti politici radicali e/o estremisti, non può non aver notato il notevole cambiamento stilistico di una buona parte del fenomeno neonazista in diversi paesi d'Europa, cambiamento che rompe con l'immagine "tradizionale" che spesso di ha di esso.
Difatti, solitamente a livello giornalistico si lega quasi totalmente il fenomeno neonazista con quello della subcultura musicale skinhead, in realtà nata apolitica e avente un forte seguito politicamente anche nella sinistra radicale, e/o al fenomeno statunitense dei movimenti "White Power".
Ma, sopratutto nell'Europa occidentale, da diverso tempo sono sorti quelli che i media considerano come i "nuovi volti" dell'estrema destra di matrice neonazista, specialmente nella stessa Germania.
Su ciò sono da segnalare i cosiddetti "nipsters", i giovani militanti della destra radicale di stampo neonazista che seguono la moda hipster.
Oltre a questo fenomeno estetico, c'è da segnalare che i cosiddetti "nuovi nazionalsocialisti" non raramente si richiamano, oltre alla 'classica' ideologia 'nazionalsocialista hitleriana' tipica del III Reich, anche allo "strasserismo", che fu l'ala più 'di sinistra' del nazionalsocialismo ma che venne messa fuori gara per volere dell'establishment hitleriano durante la notte dei lunghi coltelli.
Dal punto di vista dell'estetica e dell'abbigliamento, al posto delle solite teste rasate o degli anfibi tipici della moda skinhead, i cosiddetti 'nipster' seguono i trend moderni e utilizzano un'abbigliamento "casual" e/o sportivo (sneakers, tute da ginnastica e/o jeans, felpe con cappuccio e t-shirts ecc ) e solitamente portano capelli corti nonché fanno discreto uso di tatuaggi,orecchini e piercing, e non di rado promuovono uno stile di vita "salutistico" basato sull'importanza dello sport, nonché su un'alimentazione naturale e salutistica, sopratutto di stampo vegetariano-vegano.
Dal punto di vista stilistico, i nipster si rifanno oltre alla già citata tendenza hipster a quelle di altre sottoculture giovanili più radicali come il punk, il metal o l'hip hop e in certe fazioni più 'antagoniste' si ispirano anche all'abbigliamento tipico dei gruppi della sinistra radicale (autonomi,antagonisti,black bloc ecc), e c'è da segnalare anche la crescente attività musicale, con generi come il "national socialist hardcore punk"(NSHC) o quello rap-hip hop (NS hip hop) che da fenomeni decisamente underground stanno anche riuscendo ad avere un relativamente discreto successo fuori dall'ambiente di appartenenza, o perlomeno alcuni esponenti come lla rapper Dee-Ex(foto1) e la band metalcore Moshpit(foto2).
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione