Una pentola a pressione, un vulcano, un geyser: non è difficile associare immagini di tale portata all' ipertensione, che comporta talvolta sintomi quali vampate di calore e di rossore al viso, ronzii auricolari, cefalea, agitazione psichica e motoria. I sintomi dell' ipertensione descritti intervengono spesso durante o subito dopo un'accesa discussione, una grande emozione, una delusione, un imprevisto e hanno il senso di manifestare l'erompere di emozioni generalmente soggiogate dal controllo razionale. Il vaso arterioso, che delimita e spinge il suo contenuto in tutti i distretti corporei, è infatti paragonabile a una struttura contenitiva, rigorosa, deputata a controllare quest'energia calda e vitale che altrimenti traboccherebbe. Ma quanto più stretto è il controllo su di essa - quanto più, quindi, il vaso si restringe - tanto più tale energia viene sospinta con maggior impeto, diventando ancor più pressante e manifesta.
La personalità di chi ne soffre
Certamente, non si può dire che questi soggetti ipertesi manchino di energia e di spirito di iniziativa: difficilmente infatti riescono a stare con le mani in mano, ma appaiono a loro agio solo quando sono in piena attività, che cercano di condurre in tempi rapidi e con la massima efficienza. Anzi, semmai è proprio il momento del relax e dell'inattività a procurare loro dei problemi e non nascondono il loro fastidio se costretti a rimanere a casa a leggere o ad ascoltare musica.
La loro carica vitale e la loro energia viene spesa anche lasciando sfogare gli istinti, possibilmente sempre in un ambito ben protetto, in cui sanno di poterselo permettere. Così, non è difficile vedere queste persone scatenarsi in discoteca o allo stadio, o improvvisarsi istrioni in casa di amici, salvo poi rientrare il giorno dopo nello stile serioso improntato all'efficienza e alla professionalità che mantengono sul lavoro.
Le cause della crisi ipertensiva
La pressione di base di questi soggetti può anche essere solo di poco superiore alla norma; le crisi ipertensive subentrano infatti solitamente durante o subito dopo un evento emotivo importante, positivo o negativo che sia, e rappresentano un tentativo di arginare e limitare le sensazioni vissute. Controproducenti, però, sono tutti i tentativi di "controllare" le proprie emozioni: più utile imparare piano piano ad accettarle e a viverle in ambiti sempre più allargati.
Le cure fitoterapiche
Con tintura d'olivo e infuso di foglie di cardiaca si regola il flusso sanguigno e si migliora la diuresi.
- L' OLIVO, pianta tra le più caratteristiche della flora mediterranea, è da sempre considerato sotto la diretta influenza del sole: crescendo infatti nelle zone assolate e caldo-temperate, sembra raccogliere e immagazzinare tutta l'energia delle calde giornate estive. Le sue foglie hanno la faccia inferiore, quella che riceve la luce del sole "basso" della mattina e del tardo pomeriggio, opaca e concava, adatta quindi ad accoglierla e ad amplificarla, mentre la faccia superiore, quella che riceve il sole delle ore più calde, lucida e convessa, riflette la luce, smorzandone l'effetto. La singolare capacità dell'olivo di regolare la quantità di luce e di calore che lo investe sembra rendere ragione della sua efficacia nell'equilibrare la pressione del sangue, che al pari del sole, smista calore ed energia in tutto l'organismo. Per queste sue caratteristiche, l'olivo appare particolarmente indicato a personalità dalla chiara impronta "solare", dinamiche, energiche, razionali, volitive, ma anche dotate di una forte carica emozionale: in una parola, le classiche "teste calde".
Le dosi di questo rimedio sono molto variabili, in funzione del tipo di somministrazione, dell'entità del disturbo e della sensibilità individuale. Meglio pertanto incominciare con dosi medio basse e aumentare o diminuire secondo necessità: 15-20 gocce di estratto fluido o 30 di tintura madre 2-3 volte al giorno sono di solito già sufficienti nei casi di ipertensione lieve; la cura di mantenimento può consistere in 5-10 gocce d'estratto fluido la sera.
- La CARDIACA deve il suo effetto anti-ipertensivo sia alla sua azione, diuretica che alla capacità di diminuire la frequenza delle pulsazioni cardiache, rafforzandone la contrazione, e di calmare il sistema nervoso.
Una delle migliori forme di somministrazione è l'infuso: basta porre una manciata di pianta secca in mezzo litro d'acqua bollente, da lasciar riposare per una decina di minuti; se ne possono assumere 2-3 tazze al giorno.
L'omeopatia
Belladonna e Sulphur smorzano i "bollori"
- BELLADONNA è indicata per un soggetto sanguigno ed esuberante la cui caratteristica fondamentale è quella di ammalarsi di colpo mentre è in piena salute. Tutti i disturbi di cui soffre raggiungono in pochissimo tempo il "livello massimo"; altrettanto rapidamente poi i sintomi cessano. Ci possono essere palpitazioni cardiache, con pulsazioni deboli e respiro affannoso o la sensazione che il cuore stia diventando troppo grande. Quando sta male, Belladonna si mette a riposo, cercando di stare al caldo, di evitare rumori, luce e movimento.
- SULPHUR è il rimedio per chi è intollerante a qualsiasi forma di calore: tutti i disturbi sono peggiorati dalle alte temperature (della stanza, del letto, dell'acqua); solo il cibo sfugge a questa regola. Infatti il cibo bollente e lo stare sdraiato sono le due uniche condizioni in cui i sintomi migliorano.
La caratteristica mentale più peculiare del tipo Sulphur è la fantasia inesauribile di cui è dotato. Soffre di vampate di calore, sudorazione profusa, capogiri, nausea, svenimenti, palpitazioni.
I rimedi si assumono alla 5 CH, 5 granuli 2 volte al dì.
I rimedi floreali
Vervain, Vine e Impatiens per chi vive "di corsa"
- Vervain è indicato in caso di iperattività, impossibilità di fermarsi e di rilassarsi; aiuta le persone che vivono sempre "di corsa".
- Vine si consiglia alle persone incapaci di mettere in discussione le proprie opinioni, semplicemente perché si ritengono ineccepibili. Si rischia però l'intransigenza e un'estrema tensione interiore, che si riverbera sull'intero organismo.
- Impatiens è adatto a chi non tollera intoppi di qualunque natura, che anzi possono portarlo ad autentici scoppi d'ira. Si tende a portar via di mano agli altri quanto stanno facendo per terminarlo nel tempo più breve e nel modo migliore.
Posologia: versare 4 gocce del rimedio prescelto in una boccetta da 30 ml con contagocce riempita con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy. La dose è di 4 gocce 4 volte al giorno lontano dai pasti per 3 settimane.
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