Di Simona Ruffini
Il 1 maggio è stato finalmente inaugurato a Milano l’Expo 2015, dopo tante polemiche e scontri di piazza. Il premier Matteo Renzi ha dichiarato “Oggi inizia il domani,
L’augurio di Papa Francesco: all’Expo globalizziamo la solidarietà .
Queste le parole con le quali lo stesso Papa Francesco ha accolto l’apertura della manifestazione. L’Expo in effetti potrebbe avere l’indiscusso vantaggio di esportare in tutto il mondo e allo stesso tempo importare progetti sostenibili legati all’alimentazione, vera e propria piaga in molti paesi del pianeta. E’ a questo punto però che sorgono i primi dubbi sui partecipanti.
Coca Cola, Nestlé, McDonald, Starbucks e Monsanto: ecco i finanziatori Expo 2015 del buon cibo italiano
Molti dubbi sulla reale mission della manifestazione sono nati quando si è saputo il nome degli sponsor. Tra questi i colossi americani di un certo tipo di alimentazione che di certo non si può definire genuina e sostenibile. Basta fare qualche nome per rendersi conto dei probabili interessi nascosti dietro le belle parole degli organizzatori: Coca Cola, McDonald, Nestlé e soprattutto Monsanto, da sempre al centro delle polemiche e delle manifestazioni di protesta a causa delle loro politiche decisamente a sfavore dei lavoratori e del cibo sano e non modificato geneticamente. Forse gli organizzatori non sanno che la Coca Cola è stata accusata del prosciugamento delle risorse idriche nei paesi in cui ha installato le sue fabbriche di produzione. Forse gli organizzatori non sanno nemmeno che McDonald è al centro di uno scandalo internazionale perchè imbottirebbe la carne con ormoni.
Monsanto: il colosso tritatutto dietro la sostenibilità dell’Expo 2015
La presenza indubbiamente più discussa a questa manifestazione è quella di Monsanto, multinazionale attaccata da più parti per via dell’ingerenza nei campi più disparati che ben poco hanno a che fare con la genuinità del cibo e del rispetto per l’ambiente. Tristemente famosa per l’invenzione e l’utilizzo dell’agente orange, terribile arma chimica della guerra del Vietnam, è la corporation per eccellenza nel settore degli ogm, cioè del cibo geneticamente modificato. La domanda che arriva da tutte le parti adesso, mentre i leader politici si rimpallano le responsabilità degli scontri tra le vie di Milano, è una sola: come si fa a parlare di cibo italiano esportabile e sostenibile con uno sponsor come Monsanto?
Titolo articolo originale:"La celebrazione del cibo genuino italiano finanziata dalle multinazionali OGM"
Titolo articolo originale:"La celebrazione del cibo genuino italiano finanziata dalle multinazionali OGM"
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