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Si chiama Stop!t
ed è l’app che aiuta le vittime di cyber-bullismo e i testimoni a denunciare le azioni in tempo reale con pochi, semplici click, permettendo di rimanere anonimi e scegliendo anche una lista di adulti fidati a cui riportare le segnalazioni.
Pensata per chi si trova in difficoltà ma non sa come chiedere aiuto, ma anche per i ragazzi che, pur non essendo vittime, sono testimoni di episodi di bullismo, a differenza delle altre piattaforme, sviluppate con lo stesso obiettivo, stop!t permette di denunciare, in tempo reale, le violenze e gli abusi, direttamente ad un gruppo di adulti scelti dall’utente, anche in forma anonima.
Creata negli Stati Uniti, l’idea è nata da Todd Schobel, imprenditore e papà, ispirato allo sviluppo dell’app da Amanda Todd, una ragazzina di quindici anni, che aveva postato su Youtube un video in cui affermava di essere stata vittima di bullismo, poche ore prima di suicidarsi. “I ragazzi vedono quello che sta accadendo sui loro telefoni e sui computer, hanno le prove nelle loro mani, quindi perché non gli diamo la possibilità di aiutarsi a vicenda?” Afferma Schobel. “Quando gli studenti vedono queste cose orribili, spesso la prima sensazione è “Come posso aiutare questa persona?” ma poi quando si trovano ad usare le app già esistenti, si trovano davanti ad una lunga serie di domande che scoraggiano l’azione istantanea, entra in gioco la paura di essere additati come spie o traditori e così non fanno nulla. Con Stop!t, basta spingere un solo tasto per inviare una segnalazione che può davvero fare la differenza e, forse, salvare una vita.”
Stop!t è stato testato in diverse scuole e si iniziano già ad ottenere i primi risultati. Uno degli istituti in cui l’app è stata testata, ha registrato un crollo degli incidenti dell’80%, ovviamente questo non può essere ricondotto completamente all’utilizzo dell’app ma Stop!t ha contribuito a scoraggiare le azioni di bullismo.
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