Scontro diplomatico Turchia-Vaticano sulla questione del genocidio armeno
Di Salvatore Santoru
Le recenti dichiarazioni fatte da Papa Francesco sul genocidio del popolo armeno(1) non sono per nulla piaciute al governo turco, i cui rappresentanti hanno dichiarato essere solo "calunnie".
Difatti, in Turchia sostenere l'esistenza del genocidio e della persecuzione armena costituisce un reato punibile con il carcere(2).
Ancora oggi per la minoranza armena vivere in Turchia è difficile, e spesso e volentieri sono oggetto di discriminazione religiosa e etnica e denominati gâvur(3), termine offensivo usato per indicare gli "infedeli" nell'Impero Ottomano e ancora molto usato oggi per i non musulmani.
Secondo quanto riportato dall'Huffington Post del 12 aprile, in Italia "non più di un mese fa è stato il governo a pretendere di eliminare la parola genocidio dalla rassegna culturale di studio dedicata al popolo armeno sterminato un secolo fa dai turchi"(4), e da tempo diversi paesi europei stanno cercando di essere accondiscendenti verso la Turchia, visto che l'Unione Europea vorrebbe annoverare il paese tra i suoi membri(5).
Fonti:
(1)http://informazioneconsapevole.blogspot.it/2015/04/papa-francesco-ricorda-il-genocidio.html
(2)http://www.raistoria.rai.it/articoli/il-genocidio-degli-armeni/12836/default.aspx
(3)http://en.wikipedia.org/wiki/Giaour
(4)http://www.huffingtonpost.it/2015/04/12/genocidio-parola-governo_n_7050140.html?utm_hp_ref=italy
(5)http://www.eurobull.it/L-adesione-della-Turchia-all-Unione-europea-la-storia-infinita,05831
Foto:tweet del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavuysoglu http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/armeni-papa-primo-genocidio-del-xx-sec-ankara-richiama-l-ambasciatore-in-vaticano_2105505-201502a.shtml
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