Oggi più che mai l'Italia ha bisogno di una nuova e reale Liberazione, che però non dovrebbe avere a che vedere con quella "classica".
Difatti, lo Stivale ha bisogno prima di tutto di liberarsi dagli odi e dai fantasmi del passato che ancora la tengono "schiava", e si dovrebbe realmente guardare al presente e al futuro.
Ricordare gli eventi del passato è ovviamente giusto, mentre il continuare ad arroccarsi dietro ad essi è disfunzionale e non serve per la nazione.
Sarebbe finalmente ora che i "traumi" del passato, dal regime fascista alla guerra civile del 43-45, così come i periodi della strategia della tensione o degli anni di piombo, diventassero pagine sorpassate senza che i loro "spettri" e "spauracchi" venissero agitati un giorno sì e l'altro pure.
Per l'Italia e la società italiana è ora di costruire qualcosa di nuovo e maggiormente positivo, invece di rimanere atrofizzati a qualcosa che non c'è più, e anche le retoriche ideologiche di questa giornata(fascismo/antifascismo e compagnia) dovrebbero lasciare il tempo che trovano.
Per l'Italia e la società italiana c'è bisogno di costruire una società e una politica migliore, maggiormente democratica e meno corrotta, incentrata sulla promozione di diritti e libertà individuali e sociali, contro oppressioni e problemi vecchi e nuovi, non semplicemente contro il "fascismo" piuttosto che il "comunismo", visto che il 900 è finito da un pezzo.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione