Di Salvatore Santoru
La campagna presidenziale di Hillary Clinton è concentrata sulla promozione di maggiore equità sociale, sui diritti delle donne e dell'ambiente, sulla lotta contro le diseguaglianze economiche e così via(1).
Tralasciando le belle parole e le teorie su cui è stata costruita tale campagna e concentrandosi sui finanziamenti, si possono constatare diverse contraddizioni.
Difatti, la Clinton parla di ambiente ma è sostenuta dai petrolieri(2), parla di emancipazione delle donne ma è finanziata da regimi sanguinari che ne violano sistematicamente i diritti come l'Arabia Saudita(3), afferma di voler ridurre le diseguaglianze economiche e i privilegi (veri o presunti) dei "ricchi", ma è sostenuta da influenti miliardari, tra cui spicca il nome del noto speculatore finanziario George Soros, e quest' ultimo fatto non è certo un male di per sé, ma sicuramente è poco coerente con i proclami della Clinton(4).
Più cala il sipario su ciò, più si ha la sensazione che quella della Clinton è la solita "presa in giro" per gli elettori statunitensi, visto che sostanzialmente, a parte l'immagine e il marketing presidenziale, non cambierà praticamente nulla, e sia che vinca Bush che la Clinton i risultati saranno gli stessi:più guerre e più tasse e viceversa, e come conseguenza di ciò graduale smantellamento della classe media.
Certo, ci sarà qualche contentino per le masse che verrà considerato l'effetto della lotta contro i "ricchi" (ovvero, secondo quest'ottica la classe media) e ciò farà rimanere alto il consenso, e intanto il potere(5) degli influenti gruppi finanziari,industriali e burocratici egemoni o delle potenti lobby politiche stranamente non verrà toccato.
Note:
Foto:George Soros e HillaryClinton,http://www.examiner.com/article/soros-funded-evangelical-groups-pressure-congress-for-immigration-reform
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