Tanzania: 200 arresti per fermare il genocidio degli albini nel paese
Di Salvatore Santoru
L'albinismo è un'anomalia genetica che si manifesta nella consistente,totale o parziale, deficienza di pigmentazione melaninica nella pelle.
Esso è diffuso in tutto il mondo, ma in Africa la condizione di chi ne ha affetto è particolarmente dura, in quanto gli albini presentano tutte le caratteristiche etniche degli altri africani, ma per via della mancanza di melanina hanno la "pelle bianca", e per questo sono considerati "impuri", vengono rifiutati da parte della società africana e sono oggetto di quotidiana violenza.
Sopratutto in Tanzania, in Burundi e in Malawi vi è una fortissima "caccia all'albino", e a legittimazione dei numerosi atti di violenza e dell'odio che viene proiettato su queste persone, si sono usate le più svariate forme di superstizione, le pratiche della magia nera e dei riti vodoo, ma basta anche la pura ignoranza e la tendenza a cercare un "capro espiatorio" a cui addossare tutti i mali del paese e la tendenza a discriminare il più debole, come motivazione per scatenare l'isteria collettiva anti-albini.
Molto spesso gli albini, specie se bambini, oltre a pestaggi, abusi e violenze di ogni tipo, sono anche vittime di sacrifici e "omicidi rituali", in quanto diversi "medici tradizionali" e "stregoni" ritengono che eseguendo dei rituali con parti dei loro corpi, si ottenga ricchezza e potere, e diversi di essi sono disposti a pagare fino a 75mila dollari per una serie completa di parti del corpo di queste persone .
Recentemente il presidente della Tanzania, Jakaya Kikwete,ha deciso di mettere basta all'ondata di violenza e discriminazione verso la minoranza albina, definendo la politica di genocidio come un "male senza fine" che danneggia l'immagine del paese, ha vietato le pratiche di magia nera che vengono usate per le violenze e gli omicidi degli albini, e ha fatto arrestare più di 225 persone coinvolte nella propagazione o nelle pratiche di discriminazione e violenza verso gli albini.
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