Di Salvatore Santoru
Secondo quanto riferito dall'ONG "Osservatorio siriano per i diritti umani" e riportato su diversi media internazionali, nella zona di Deir Ezzor l'ISIS ha cominciato la strategia di reclutamento degli insegnanti, nel nome della "scuola islamista" che i miliziani hanno intenzione di costruire.
Nei moduli distribuiti per la propaganda, si legge :
" Il sottoscritto si pente di fronte ad Allah di aver insegnato materie blasfeme, nazionaliste e atee, di aver lavorato sulla base di leggi dettate dall'uomo e di aver obbedito ai tiranni e si sottomette in modo volontario al giudizio di Allah. Si impegna inoltre a non combattere contro i musulmani e a non aiutare chi li combatte con le armi o con le parole, a rispettare gli ordini sacri e a non andare oltre i limiti imposti da Allah. Se non lo farò, il giudizio di Allah si rivolgerà contro di me ".
Inoltre, si esorta gli insegnanti scolastici a giurare fedeltà all'ISIS e ad interrompere ogni rapporto con il "regime" di Bashar al-Assad, e chi non rispetterà ciò verrà cacciato dalla scuola e sostituito da nuovi insegnanti conformi ai diktat islamisti.
Inoltre, il 19 febbraio l'ISIS ha distribuito un documento con il nuovo curriculum di studi che viene adottato nelle scuole delle città sotto il suo controllo, comprendente per ora arabo,inglese,matematica,religione,fisica,chimica e biologia.
Molto probabilmente non ci sarà nessuna traccia discipline umanistiche, e questo non deve sorprendere visto che lo studio di esse stimola maggiormente la riflessione e il pensiero individuale, indubbiamente dei grossi "ostacoli" per l'ISIS e per qualunque regime che voglia mirare al controllo totale dei propri sudditi.
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