Di Salvatore Santoru
Come ipotizzato da Paolo Romano sull'Huffington Post, forse anche per risposta agli inni anti Putin del gruppo "anarcho-punk" Pussy Riot, la cantante siberiana Mashany ha deciso di inserire un'inno alla Russia e al suo attuale presidente nel suo ultimo album "Mysterious Journey".
Video:
"My Putin", un mix di dance moderna, pop e qualche influenza folk, è l'unica canzone in lingua madre di tale album, e nel video ufficiale(per certi versi abbastanza trash c'è da dire) si vede Mashany vestita ora dei colori del tricolore russo che canta e balla in un campo per sottolineare la "linea patriottica" della canzone, e con quelli dell'Ucraina( non di Biancaneve come ha scritto erroneamente Romano sull'Huff Post) in una casa distrutta, con un riferimento non troppo velato per la situazione del Donbass e la strage di Odessa, dove circa 38 civili filo russi furono bruciati vivi da un'incendio innescato da alcuni gruppi paramilitari vicini all'attuale governo ucraino.
Come già ricordato, a livelli di popolarità il fenomeno era iniziato con il collettivo punk delle "Pussy Riot", note per lo show(anch'esso assai trash) antiputiniano e considerato blasfemo fatto in una chiesa ortodossa, e in seguito, dopo l'arresto di due anni per occupazione abusiva e blasfemia, divenute famose in tutto il mondo e in seguito acclamate negli USA (più per motivi politici che musicali ), ricevute ad Hollywood e anche da esponenti del governo statunitense, tra cui Hilary Clinton.
Insomma: in Russia la "battaglia politica" e la "nuova guerra fredda" si combattono anche a suon di charts musicali.
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