Di Salvatore Santoru
Le indagini relative all'omicidio di Boris Nemcov hanno subito una svolta in questi ultimi giorni, con l'arresto di quattro sospettati, tutti eseguiti nella Repubblica meridionale dell’Inguscezia.
A Grozny, un'altro sospettato di origine cecena, prima di essere catturato, si è fatto saltare in aria con una granata.
La pista considerata più probabile dagli inquirenti è quella islamista, tanto che si ipotizza che gli assassini del politico russo potessero fare parte di un'organizzazione radicale attiva nel Caucaso.
Invece, si sta gradualmente scartando quella relativa a un presunto coinvolgimento del Cremlino, ipotesi che era ritenuta poco credibile anche da diversi esperti e analisti, a partire dal politologo statunitense Edward Luttwak, secondo cui per l'omicidio Nemcov bisognava cercare semmai nella galassia dell'ultranazionalismo ucraino piuttosto che sul governo russo.
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