La prima scatola nera, quella ritrovata e già da giorni sotto analisi avrebbe registrato circa 90 minuti di conversazioni e rumori nella cabina di pilotaggio. Il contenuto di questa registrazione è stato in parte rivelato dal settimanale tedesco Bild anche se molti mettono in dubbio la veridicità delle trascrizioni. Secondo il giornale tedesco la prima cosa che si sente è la voce del comandante Patrick Sondenheimer che si scusa con i passeggeri per il ritardo di 20 minuti nella partenza del volo. Pochi istanti prima si sente lo stesso comandante confidare al copilotaAndreas Lubitz di non avere avuto nemmeno il tempo di andare in bagno. Il copilota gli risponde di andare quando preferisce. Intorno alle 10:27 Sondenheimer chiede a Lubitz di avviare le prime procedure per prepararsi alla lenta discesa verso Düsseldorf. Il copilota conferma di avere eseguito l’ordine e ripete al comandante “puoi andare anche ora”, riferendosi alla necessità di recarsi al bagno. Si sentono un sedile che si muove e poco dopo la voce di Sondenheimer che dice “prendi il comando”. Nei minuti seguenti Lubitz è solo in cabina di pilotaggio e si chiude dentro. Inizia qui la folle discesa verso la morte. Il volo 9525 sta per iniziare a sorvolare le Alpi francesi. Alle 10:32 il controllo del traffico aereo a terra si mette in contatto con l’aereo per chiedere conto della rotta anomala, ma non riceve risposta. Bild scrive che negli stessi minuti nella cabina si sentono diversi segnali di allarmi dei sistemi di bordo. Pochi istanti dopo si sente battere molto forte alla porta della cabina: è Sondenheimer che cerca in tutto i modi di rientrare e di riassumere il comando e urla a Lubitz “per l’amor di Dio, apri la porta!”. Nella registrazione si sentono anche le urla dei passeggeri, che hanno iniziato a capire che c’è qualcosa di strano. Intorno alle 10:35 si sentono colpi più secchi e metallici: il comandante non sta più battendo sulla porta con le mani, ma sta tentando di sfondarla con qualcosa di più pesante. Un minuto e mezzo dopo l’aereo è a circa 5mila metri, il computer di bordo ripete il messaggio “Suolo, cabrare” (cioè alzare il muso dell’aereo) e si sente per l’ultima volta Sondenheimer urlare “Apri questa maledetta porta!”. Come già riportato in precedenza da diversi organi di stampa il respiro del copilota registrato dalla scatole nera è regolare. Alle 10:40 si sentono rumori metallici molto confusi, forse un’ala che sbatte contro il versante della montagna, le urla dei passeggeri e dopo pochi secondi la registrazione che si interrompe con l’impatto al suolo.
Questo quello che “direbbe” la prima scatola nera ritrovata. Ce ne sarebbe una seconda che forse potrebbe rivelare molto di più, Ma a dispetto di annunci fatti nei giorni precedenti a quanto pare non si trova. Un responsabile della Lufthansa, Kay Kratky ha ammesso ieri che probabilmente la seconda scatola nera dell’airbus della Germanwings schiantatosi sulle Alpi francesi non darà alcun dato perché potrebbe verosimilmente essersi polverizzato.
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