Spagna: l'ascesa di Podemos e di Pablo Iglesias, probabile futura guida del paese
Di Salvatore Santoru
La recente manifestazione organizzata da Podemos a Madrid deve far riflettere sull'ascesa di questo partito, che quasi sicuramente sarà il vincitore delle prossime elezioni spagnole.
Tale partito, fondato il 17 gennaio 2014 da attivisti del Movimento 15-M, noto anche come movimento degli "Indignados", in un breve lasso di tempo è riuscito a conquistare un forte consenso tra la popolazione, sempre più stufa dalle politiche di austerity imposte dall'UE.
La particolarità politica di "Podemos" è di unire istanze tipicamente populiste a quelle "movimentiste", tipiche degli stessi "Indignados" o di "Occupy Wall Street".
Similmente al greco Syriza, il partito guidato da Pablo Iglesias Turrión si può considerare come interprete di una sinistra moderna, che ha ormai quasi del tutto abbandonato le nostalgie sovietiche e le mode liberal.
Una "nuova sinistra" che punta alla democrazia diretta, alla promozione dell'ambiente e alla sovranità nazionale, sino ad ora considerata tabù per buona parte della sinistra occidentale, che ha mal interpretato l'internazionalismo come sudditanza alle grandi potenze straniere, prima l'URSS e poi gli USA.
Tra le proposte più interessanti del programma, si possono elencare la nazionalizzazione delle banche, l'uscita dalla NATO, l'adozione del reddito di cittadinanza, oltre alla messa in discussione delle attuali politiche che guidano l'Unione Europea.
Si spera che Podemos, così come Syriza e altri partiti o movimenti che eventualmente sorgeranno in altri paesi, possano servire come punto di partenza per un reale cambiamento che miri a costruire una migliore Europa.
manca nominare il M5S ..... non conta come cambiamento?
RispondiEliminaDi per sé conta, ma potrebbero sorgerne anche altri ancora più innovativi
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