
Di Clara Moskowitz
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La sezione aurea si può ritrovare nella conchiglia del nautilus, nel Partenone, nei dipinti di Leonardo e ora anche nelle stelle. Un nuovo studio condotto con il telescopio spaziale Kepler ha infatti scoperto quattro stelle variabili che pulsano a frequenze il cui rapporto è vicino al numero irrazionale 0,61803398875..., indicato anche con la lettera grecaphi, o sezione aurea, o ancora come inverso del numero 1,61803398875....
La sezione aurea non era comparsa nelle sfere celesti finché l'astronomo John Linder del College of Wooster, in Ohio, e colleghi non hanno analizzato i dati di Kepler. I ricercatori hanno considerato una classe di stelle chiamate RR Lyrae, note per la loro variabilità. A differenza del Sole, che brilla con intensità costante (una buona cosa per la vita sulla Terra!), queste stelle aumentano e diminuiscono la loro luce seguendo l'espansione e la contrazione della loro atmosfera, dovute a variazioni periodiche di pressione.
Per quattro delle sei stelle RR Lyrae analizzate dai ricercatori, il rapporto tra le frequenze primarie e secondarie era vicino al valore aureo, per esempio entro un 2 per cento del suo valore nel caso della stella KIC 5520878.
La sezione aurea affascina matematici, scienziati e artisti fin dai tempi di Pitagora ed Euclide, anche se è ancora da stabilire se sia effettivamente presente in tutti i luoghi in cui è stata trovata.
Due numeri formano una coppia aurea se il loro rapporto è pari al rapporto tra la loro somma e il maggiore dei due (in termini geometrici, si tratta di un rettangolo in cui il lato lungo sta al lato corto come il semiperimetro sta al lato lungo).
“La sezione aurea è speciale perché in un certo senso è il più irrazionale dei numeri irrazionali”, spiega Livio. Alcuni numeri irrazionali sono facili da approssimare usando numeri razionali, altri meno.
La connessione tra la sezione aurea e queste stelle variabili potrebbe avere un significato oppure essere una semplice coincidenza. “Molte affermazioni su fenomeni naturali e sezione aurea sono esagerate”, afferma il matematico e informatico George Markowsky dell'Università del Maine a Orono. “Mi rifiuto di accettare un valore 'vicino' alla sezione aurea se se ne discosta per più del 2 per cento. Dopo tutto, intorno a un numero reale esiste un'infinità di altri numeri reali. Non mi sembra che qualcuno scriva articoli sulle proprietà mistiche di 0,6 (che è molto vicino a 0,618....).”
L'astronomo Szabó, che guida il gruppo di lavoro che studia i dati di Kepler sulle stelle RR Lyrae, spiega di non essere ancora convinto che la vicinanza alla sezione aurea in questo caso sia una coincidenza, e che la caratterizzazione delle frequenze di di oscillazione delle stelle è importante. “Questo articolo è un contributo significativo su questo tema”, dice Szabó.
Un esempio di frattale è una linea di costa frastagliata, che rivela sempre nuove insenature via via che si ingrandisce l'immagine, da qualunque punto di vista si parta. “La stessa cosa vale con le frequenze di queste stelle: se ne rilevano sempre di nuove”, sottolinea Linder.
Le stelle auree in realtà sono i primi casi di sistemi, al di fuori del laboratorio, in cui si manifesta una “dinamica non caotica strana”. L'aggettivo "strano" qui si riferisce allo schema frattale, e "non caotico" significa che lo schema è ordinato e non casuale. La maggior parte degli schemi frattali in natura, come il tempo meteorologico, è di tipo caotico; perciò questa caratteristica delle stelle variabili è una sorpresa.
“Se si cerca nella letteratura, si trovano molti esempi di comportamento caotico strano”, ha spiegato Linder. “Ritengo che il nostro articolo stia portando in primo piano questo tipo di dinamica finora ignorata”. Se lo stesso schema venisse rilevato in diverse stelle con frequenze caratterizzate dalla sezione aurea, ciò potrebbe portare gli astronomi a comprendere e prevedere meglio la fisica delle pulsazioni stellari. “In termini dinamici”, conclude Livio, “è molto interessante comprendere perché i sistemi sarebbero attratti da questo rapporto”.
Credit: NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)-Hubble/Europe Collaboration .
Fonte:http://www.lescienze.it/news/2015/02/16/news/sezione_aurea_frequenza_oscillazione_stelle-2486924/
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