Grecia alle elezioni: la probabile vittoria di Tsipras e di Syriza

gen 25, 2015 2 comments


Di Salvatore Santoru

Oggi 25 gennaio si tengono le elezioni in Grecia, le quali quasi sicuramente vedranno la vittoria di Syriza, partito dato per favorito anche dai recenti sondaggi.

Syriza, che come principali concorrenti si ritrova Nea Dimokratia dell'attuale premier Antonis Samaras e  in misura minore il partito nazionalista Alba Dorata, risulta in questo contesto la scelta preferibile per la Grecia e l'Europa che vuole cambiare.

Tale partito, che ha ricevuto ovviamente il sostegno di gran parte della sinistra europea, e anche quello di Marine Le Pen  e recentemente del Movimento 5 Stelle, ha registrato negli ultimi mesi una notevole ascesa, la quale è da attribuire, oltre che alle proposte politiche, alla novità rappresentata da esso.

Infatti, Syriza e il suo leader Alexis Tsipras sono il simbolo di una sinistra decisamente moderna, che ha rifiutato le nostalgie sovietiche e le mode "radical chic".

Gran parte del successo di esso si deve alla notevole impronta populista del partito, che ha acquistato consenso partendo dalla gente, e non limitandosi solamente ai "salotti buoni" della politica, come buona parte della sinistra europea negli ultimi tempi ha fatto.

Un grande merito ideologico e politico di Tsipras e Syriza, è stato quello di ispirarsi al populismo latinoamericano, il cosiddetto "socialismo del XXI secolo" (Chavez,Kirchner e altri esponenti del socialismo nazionale dell'America Latina ), "traducendolo" e sintetizzandolo in una versione adatta alla politica europea.

Anche se probabilmente rimarranno solo teoria, alcuni punti del programma del partito sono da prendere in considerazione, come il ritiro delle truppe greche dalle guerre della NATO e l'uscita dalla stessa, la proposta di chiusura di tutte le basi militari straniere, l'abolizione dei privilegi dei parlamentari, la nazionalizzazione delle banche e il taglio delle spese militari, l'unico settore che non ha subito un ridimensionamento con i precedenti governi.

Sull'euro e la struttura dell'Unione Europea, a parte la critica alle politiche di austerity, c'è da dire che però la linea adottata da Tsipras è sempre stata eccessivamente cauta.

Senza farsi troppe illusioni, staremo a vedere.

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