Di Salvatore Santoru
La voglia di cambiamento è sempre più forte nella nostra società.
In Europa e in Italia sta montando una sempre più crescente insofferenza e rabbia verso le classi dominanti politiche ed economiche, sinora rimasta latente.
La corruzione e l'ipocrisia che per anni e anni è stata da loro perpetuata, non è più sopportabile.
Sino ad ora tali sensazioni sono state vissute molto confusamente, e a parte un generico populismo non esiste ancora un'ideale che riesca da fare da collante e orienti, ma tutt'al più solitamente ci si rifà a quella o l'altra ideologia del passato, di sinistra o di destra.
Cioè non è di per sé un fattore negativo, difatti come affermato da Erich Fromm :
" Tutti i veri ideali hanno un elemento in comune: esprimono il desiderio di qualche cosa che non è ancora realizzato, ma che è desiderabile ai fini dello sviluppo e della felicità dell'individuo " .
Cioè che manca è un nuovo ideale e una chiara visione politica, che sappia andare oltre le narrazioni ideologiche dominanti, siano esse di destra come di sinistra, servendo come guida nella realizzazione di un serio cambiamento politico e sociale.
Inoltre è assente un progetto costruttivo, che serva per trasformare la giusta indignazione popolare in proposte e azioni concrete e costruttive, invece di far sì che esse finiscano per essere sprecate e alimentare tendenze distruttive e disfunzionali.
Sinteticamente, bisognerebbe far sì che la rabbia e l'indignazione non vengano dissipate in un' ondata puramente nichilista senza scopo, ma gestite e "sublimate" al meglio per garantire la riuscita di una seria rivoluzione,di una Rivoluzione Consapevole che miri a sradicare corruzione e ingiustizie, e riportare le persone al centro della politica.
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