Un bambino su trenta negli Stati Uniti è senzatetto. L’allarme è stato lanciato dal National Center on Family Homelessness, che il 18 novembre ha reso noti i risultati di uno studio shock – ‘America’s Youngest Outcasts’ – secondo cui nel 2013 due milioni e mezzo di bambini americani non ha una casa.
La povertà infantile è cresciuta dell’8% negli Usa dal 2012 al 2013, con la California maglia nera per numero di bambini senza tetto.
Gli autori dello studio, che indicano un aumento dell’8% rispetto al 2012, attribuiscono questa emergenza alla persistente debolezza del mercato del lavoro e agli alti prezzi degli immobili. Spicca infatti il numero dei bimbi senza casa nella ricca California dove ha raggiunto quota 527.000 lo scorso anno, pari ad un quinto del totale nazionale. “E’ piuttosto allarmante “, ha commentato il direttore del centro Carmela DeCandia, co-autrice dello studio. “Il driver e’ proprio la poverta’”, ha aggiunto. Circa il 20% dei bambini americani vive sotto la soglia di poverta’ . Con una fame cronica, stanchi e stressati, molti di questi bimbi manifestano a scuola problemi mentali e difficolta’ accademiche
Nel frattempo Obama getta letteralmente dalla finestra il denaro dei contribuenti. A parte le pazze spese miliardarie in armi e guerre, ricordiamo i 500 milioni dollari regalati ai ribelli siriani e soprattutto i 3 miliardi di dollari regalati all’ONU per lotta ai gas serra e al fantomatico riscaldamento globale USA: Obama regala 3 mld di dollari all’ONU per la lotta ai cambiamenti climatici
Nelle tende piantate ai margini delle autostrade, sotto i ponti e nei boschi vive il popolo dei senzatetto americani. Il numero di questi accampamenti, chiamati “tent cities” (città-tenda), è in crescita negli Stati Uniti: sono più di 100 e si trovano prevalentemente nelle grandi città di stati come Alaska, California, Hawaii e Connecticut. Queste informazioni sono contenute in un rapporto realizzato dal National Law Center on Homelessness and Poverty (Nichp), un’organizzazione no-profit che fornisce assistenza ai senza fissa dimora.
Tent City America: Sacramento
Le tendopoli nascono come delle comunità improvvisate e poi, con il tempo, diventano quasi delle cittadine in miniatura: hanno una loro organizzazione interna e, a volte, anche un “sindaco”. Alcune sono tenute con cura, altre traboccano di rifiuti.
Per le persone che non hanno più un posto da poter chiamare casa le città-tenda rappresentano un’alternativa ai giacigli di fortuna che offre la strada.
Solo a New York sono state registrate 11.984 famiglie senzatetto, un incremento del 18% rispetto all’anno precedente. Di queste 21mila sono bambini, il 22% in più rispetto all’anno precedente. “New York sta fronteggiando una crisi di senzatetto peggiore di quella dei tempi della Grande Depressione”, disse Mary Brosnahan, presidente della Coalition for the Homeless e, secondo alcune stime, il numero delle famiglie senza tetto a New York è aumentato del 73% dal 2002. New York: 22mila bambini senzatetto
Ma in alcune città l’incremento è stato più marcato: a Boston del 7,8%, a Washington D.C. addiritttura del 18%, come a NY.
Ma in alcune città l’incremento è stato più marcato: a Boston del 7,8%, a Washington D.C. addiritttura del 18%, come a NY.
E gli Stati Uniti si permettono di dare a noi lezioni di diritti umani, economia ed accoglienza?
Guardate i video che seguono. Potrete trovarne moltissimi altri cercando su youtube “tent cities”.
Per approfondire:http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2014/11/17/usastudio-shockrecord-bimbi-senzatetto_5bfeb961-414b-4beb-9a5c-a291042eab58.html
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