Di Salvatore Santoru
I mass media e l'informazione ufficiale sono sempre più dipendenti dal Potere.
Dopo le affermazioni del giornalista tedesco Udo Ulfkotte, secondo cui egli stesso e diversi suoi colleghi sono stati " a libri paga della CIA ", recentemente l'ex corrispondente della CBS Sharyl Attkisson, nel libro Stonewalled ha denunciato la dilagante sottomissione dei media mainstream rispetto al governo e alle lobby di potere dominanti.
In un articolo sul New York Post, il noto scrittore e giornalista Kyle Smith,ha scritto a proposito del contenuto del libro :
" Sheryl Attkisson afferma che i giornalisti sul campo non sono necessariamente ideologizzati, ma nei principali organi di informazione le decisioni risultano prese da una ristretta cerchia di grandi dirigenti di New York, i quali leggono gli stessi quotidiani e pensano gli stessi pensieri.Spesso sognano delle storie in anticipo e trasformano i giornalisti in agenti che fanno "casting", ai quali si dice che "abbiamo bisogno di qualcuno che sostenga "che una data politica sia buona o cattiva". E aggiunge: "ci viene chiesto di creare una realtà che coincida con l'idea che si son fatti a New York di ciò che loro amano credere " .
Come ricordato da Marcello Foa in un articolo sul Giornale, la giornalista " non appena ha toccato temi sgraditi alla Casa Bianca. Messa subito all’indice, con corollari inaccettabili in democrazia , come il sistematico e impunito hackeraggio del suo computer da parte dei servizi segreti " .
Ciò che risulta da queste "rivelazioni", è la constatazione di un giornalismo sempre più dipendente dal Potere, sia esso governativo che lobbistico, in forte contrasto con quella che dovrebbe essere la sua funzione, magnificamente espressa da Horacio Verbitsky :
" Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda " .
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