Di Salvatore Santoru
Fare in modo che le banche centrali diano direttamente i soldi alla gente, questa la proposta presentata dai due economisti statunitensi Mark Blyth, professore della Brown University, e Eric Lonergan, studioso e gestore di hedge fund, spiegata in un lungo articolo su "Foreign Affairs" di settembre.
Con tale proposta, come scritto da Francesca Morandi in un articolo su l'Antidiplomatico.it, "si rafforza la fattibilità di un approccio alternativo alle leve “tradizionali” usate finora dalle banche centrali, ovvero la regolazione dei tassi d’interesse e il Quantitative easying, che, secondo Blyth e Lonergan, produrrebbero « un ciclo di boom e crisi », senza portare a una solida ripresa economica".
L'articolo continua riportando le parole di Blyth e Lonergan, secondo cui "accreditando soldi direttamente sui conti correnti privati di milioni di cittadini, la spesa verrebbe immediatamente incentivata, e i banchieri centrali non avrebbero il bisogno di stampare quantità eccessiva di moneta equivalente al 20% del Pil", che concludono "a meno che non si sostenga la visione che le recessioni siano terapeutiche o meritate – concludono Blyth e Lonergan -, non c’è ragione per cui i governi non tentino di fermarle in tutti i modi, e i trasferimenti diretti di denaro sono l’unico modo efficace per farlo".
Indubbiamente un'interessante proposta che merita di essere ulteriormente studiata, approfondita e eventualmente applicata, in quanto come affermato dagli stessi economisti :
" porterebbe nel lungo periodo a ridurre la dipendenza dal sistema bancario come unico motore della crescita " .
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