Di Tommaso Genetti
Naomi Klein, giornalista e attivista canadese, è diventata famosa per due suoi libri: “No logo” e “Shock economy”. “No logo”, che parla delle multinazionali e della loro diffusione nei paesi in via di sviluppo, viene considerato il manifesto del movimento no-global. Questo libro si pone contro il processo di globalizzazione e ha ispirato tanti attivisti e manifestanti che si oppongono alla globalizzazione del mercato globale e alla deregulation in atto dagli anni 80 del 1900 in poi.
“Mentre il primo libro è diventato la bibbia dell’ anti-globalizzazione, l’altro si è rivelato un’analisi dirompente di come i “neo-liberali” del “libero” mercato hanno approfittato dei momenti di crisi – sia nel 1973 durante il colpo di stato in Cile, sia negli anni ’90 in Russia e nel periodo dopo la guerra in Iraq successivo alla scomparsa di Saddam Hussein – per imporre una specie di “terapia dello shock”, trasferendo pubbliche risorse nelle mani di privati facoltosi e applicando rigide misure di austerity ai comuni cittadini”.
In “Shock Economy” si parla anche del neoliberismo della “Scuola di Chicago”, neoliberismo che si basa tra l’altro su privatizzazioni, liberalizzazioni, tagli al welfare e alla spesa sociale, incremento delle tasse e impoverimento delle classi sociali più basse.
Naomi Klein appare anche nel documentario “The Corporation” del 2003,documentario nel quale si analizza il potere e la diffusione delle multinazionali nell’economia mondiale: nel documentario si analizzano i profitti delle multinazionali e i danni che creano per realizzare tali profitti.
In questo documentario si pone l’accento sul fatto che con il neoliberismo e con il processo di globalizzazione le multinazionali sono diventate sempre più potenti e grazie a loro si è avuto uno sfruttamento sia dell’individuo che dell’ambiente e degli ecosistemi.
Klein si pone apertamente contro il capitalismo globale e il neoliberismo e li indica come cause del global warming e dei cambiamenti climatici. Per la giornalista canadese il sistema economico attuale va cambiato o radicalmente modificato. Klein prima dell’uscita del suo ultimo libro, “This Changes Everything: Capitalism vs. The Climate”, ha annunciato che spera vivamente che questa sua ultima opera scateni una reazione radicale in chi lo leggerà. Come si vede bene anche dal titolo per lei c’è uno scontro tra il capitalismo mondiale e il clima, uno scontro tra il modello sociale ed economico contemporaneo e gli attuali cambiamenti climatici.
Klein ha anche partecipato alle passate proteste di “Occupy Wall Street”: l’attivista è d’accordo con la tesi allora portate avanti dai manifestanti secondo le quali la ricchezza mondiale è concentrata nelle mani dell’1%. Klein è d’accordo anche con le tesi di Thomas Piketty, secondo il quale c’è bisogno di una radicale redistribuzione della ricchezza.
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