Di Salvatore Santoru
Quella del capro espiatorio è una dinamica psicologica molto diffusa all'interno della società, in special modo all'interno dei gruppi, specialmente di lavoro.
Jung descrisse tale dinamica come la proiezione, da parte dei componenti di un determinato gruppo, di tutti gli aspetti rifiutati da esso, in un preciso individuo o gruppo, designato come " vittima designata" della situazione e in tal modo trasformato archetipicamente in "Ombra" di tale gruppo.
Tale dinamica, che deriva il nome da un rituale in cui gli ebrei durante le cerimonie dello Yom Kippur, espiavano i loro peccati sacrificando due capri, è basata essenzialmente sul completo trasferimento di responsabilità a un determinato individuo o gruppi di individui di eventuali eventi negativi, con il conseguente trasferimento di colpa a questi ultimi.
La dinamica del capro espiatorio è fortemente diffusa anche nel campo della politica, sia nazionale che internazionale.
Gli esempi storici più conosciuti, sono l'utilizzo della propaganda del regime nazista (e degli stati fantoccio di ispirazione nazifascista e fascista) che attribuiva la causa di tutti i problemi al popolo ebraico o ai comunisti, o quella dei regimi comunisti in cui la colpa di tutti i problemi era attribuita alla borghesia e al capitalismo, o in alternativa ai fascisti.
Altrettanto noti utilizzi sono relativi al maccartismo, un periodo storico degli USA degli anni 50 caratterizzato da un'intenso sospetto anticomunista, e che deve il nome dal senatore del Wisconsin Joseph McCarthy.
Invece in seguito alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tutti i mali di essa sono stati attribuiti al fascismo e ad Adolf Hitler, definiti come il " male assoluto" e in tal modo praticamente il capro espiatorio di tutti i mali dell'umanità dall'inizio dei tempi ad oggi.
In Italia abbiamo avuto una forte dimostrazione di questo atteggiamento durante il periodo del berlusconismo, con Berlusconi e i suoi seguaci che se la prendevano un giorno sì e l'altro pure con i magistrati e i comunisti, e d'altro canto gli antiberlusconiani secondo cui tutti i problemi, a cominciare dal degrado morale e dalla corruzione, dell'Italia sarebbero derivati solo da Berlusconi o dal suo entourage.
Al giorno d'oggi tale dinamica è fortemente usata nella politica internazionale e tramite la diffusione nei media, amplificata e fatta passare come problema principale di un determinato momento.
Tale dinamica, tutt'ora dominante nelle narrazioni dell'informazione ufficiale e spesso anche di quella alternativa, andrebbe drasticamente da abbandonare a favore di una maggiore visione d'insieme, che intenda analizzare la realtà e trovare determinate soluzioni a precisi problemi.
Difatti, non c'è bisogno di addossare la colpa di tutti i mali a un certo individuo o gruppo, ma di cercare le vere cause e i veri colpevoli che stanno alla base di determinati eventi, ma senza perdere di vista la propria responsabilità.
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